Via libera dal Consiglio regionale
alla prima legge di revisione normativa ordinamentale del 2022,
in cui sono inserite le modifiche tecniche alla riforma
sanitaria concordate da Regione Lombardia con il Governo.
"Dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri - ha
commentato il consigliere della Lega Emanuele Monti - oggi
mettiamo nero su bianco gli impegni presi con il governo.
Nessuno stravolgimento ma solo modifiche tecniche che
permetteranno un ulteriore slancio alla sanità lombarda".
Ad ogni modo "siamo già partiti con l'attuazione della legge
e abbiamo già reso operative le prime strutture sanitarie
territoriali e i risultati sono già evidenti - ha aggiunto -
entro il 2024 ci siamo prefissati di concludere la realizzazione
di 218 case di comunità e 71 ospedali di comunità".
Dopo sei mesi dall'approvazione, la riforma della sanità
lombarda "ha dovuto essere corretta da un nuovo voto in Aula, e
non su aspetti secondari, ma per modifiche sostanziali", ha
invece dichiarato il capogruppo del Pd in Consiglio Fabio
Pizzul. Secondo l'esponente dem, senza queste modifiche "la
riforma sarebbe stata impugnata e rimandata al giudizio della
Corte Costituzionale". Tuttavia, "i problemi dei lombardi, come
la mancanza di medici, i pronto soccorso intasati e le liste
d'attesa lunghissime - ha rimarcato Pizzul - anche con questa
nuova versione non vengono affrontati e risolti". Insomma,
"tante parole e tante promesse, ma i problemi rimangono tali e
quali".
Per il consigliere del M5s Marco Fumagalli "la sanità
lombarda continua ad essere lontana dal modello nazionale".
Rispetto ai rilievi ministeriali "si è deciso di affidare alla
Regione la funzione di accreditamento, previa istruttoria della
Ats, mantenendo in capo alle stesse le attività di
contrattualizzazione". Questo "ha generato una confusione di
ruoli e risulta in contrasto con i principi di garanzia
stabiliti dalla normativa sul procedimento amministrativo".
Secondo il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi, con
il voto di oggi il Consiglio "ha recepito pienamente le
indicazioni, di natura meramente tecnica e formale, del governo
sulla riforma regionale della sanità, che in questi mesi sta
trovando piena applicazione". Una legge "di ampio respiro", per
un testo "pienamente condiviso con il governo - ha concluso
l'azzurro - che ne ha approvato sin da subito l'impostazione e i
principi cardine".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA