E' forse la scoperta la stella
polare che ha guidato la giornalista Lorenza Scalisi nel
disvelare un mondo sconosciuto e interessante della vita del
nostro Paese: al Quirinale cultura, economia, diplomazia,
politica hanno riti e procedure complesse e a volte un pranzo o
una cena, nell'ambito di un grande evento o di un incontro meno
formale, possono determinare la buona riuscita di un accordo,
una migliore conoscenza reciproca fra i grandi attori
internazionali, un ricordo più sentito dell'Italia. Da qui nasce
l'idea di 'Tutti i piatti dei Presidenti'.
Il libro, edito da L'ippocampo (255 pp, 29,90 euro), è un
vero e proprio reportage da rigorosa cronista dell'autrice che
negli ultimi tre anni della presidenza di Sergio Mattarella ha
avuto libero accesso al Quirinale. Fornita di "un pass rosso che
mi ha consentito di andare dovunque", ha spiegato durante la
presentazione del volume che si è svolta non casualmente da
Eataly a Milano. E dove è stato fatto assaggiare un risotto alle
erbe semplice, e squisito, che è poi la chiave dei piatti che
vengono offerti in un palazzo sontuoso, che può anche intimorire
per imponenza e importanza, ma che sono comuni e di facile
preparazione. Ed è proprio la normalità che esce dalle 60
ricette realizzate in 30 anni a palazzo dallo chef Fabrizio
Boca, fotografate da Chiara Cadeddu, riproposte nelle pagine.
E sono raccontati anche episodi e aneddoti inediti oltre ai
retroscena: la macchina organizzativa, il protocollo, gli
imprevisti ("quando in brevissimo tempo si devono preparare un
menù per 20 persone essendo all'altezza per qualità e servizio",
spiega l'autrice). Lorenza Scalisi però, oltre ai cavatelli con
vongole e bottarga e al timballo di tagliolini con scampi e
carciofi, offre uno spaccato storico del luogo e fa rivivere
quella che si potrebbe simpaticamente definire una politica
estera con altri mezzi.
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