La Chinatown milanese si prepara a festeggiare il Capodanno cinese senza particolari preoccupazioni per il coronavirus. "Non mi sembra che a Milano ci sia alcun problema, e da noi nessuno ha cancellato", assicura Federica, aprendo la porta del ristorante Yuebin, che questa sera per salutare l'ingresso nell'anno del Topo servirà un menù da 17 portate a diverse tavolate di almeno 10 ospiti. Lungo via Sarpi, il cuore del quartiere decorato con luminarie e lanterne rosse dove domenica 2 febbraio andrà in scena la parata con i dragoni di carta, oggi si potevano incontrare i camion che scaricavano merci davanti ai negozi all'ingrosso e nel consueto via vai una dozzina di persone con indosso una mascherina. Ma la scena non è del tutto inusuale.
"Io ce l'ho perché ho tosse e raffreddore - spiegava Leo, 32 anni, del Centro culturale cinese, una delle circa venti associazioni che organizzano la parata -. Qua nessuno ha paura. Il governo cinese ha controllato bene il virus".
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