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Agricoltori a Regione, raddoppiare risorse per danni cinghiali

Agricoltori a Regione, raddoppiare risorse per danni cinghiali

Cia raccoglie firme per avere rimborsi giusti

GENOVA, 26 ottobre 2021, 16:14

Redazione ANSA

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 Gli agricoltori liguri aderenti a Cia Agricoltori italiani sono scesi in piazza per sollecitare interventi contro i cinghiali e lanciare una raccolta firme, coinvolgendo cittadini e istituzioni, per cambiare la legge regionale. Una petizione che è partita oggi in tutte le province negli stand del "Mercatino delle cassette vuote". Negli stand nessun prodotto. Perché questo, spiega una nota, è quello che rischiano gli agricoltori liguri e i consumatori se non si limiterà il fenomeno della presenza insostenibile dei cinghiali e di tanti altri selvatici sul territorio dell'entroterra. "E non si darà una soluzione definitiva al rimborso dei danni".
    "Le risorse regionali che si possono destinare al rimborso danni all'agricoltura rappresentano circa il 25% dell'introito complessivo proveniente dai tesserini venatori. In sostanza su un introito di circa 1,5 milioni l'anno al risarcimento dei danni vanno circa 300mila euro. "Una cifra inadeguata - spiega Aldo Alberto presidente di Cia Liguria-. La nostra proposta è di costituire un fondo dedicato che venga alimentato sia dalle risorse previste dall' art. 42 delle Legge Regionale, raddoppiando le risorse".
    "Nonostante le ripetute denunce non sono stati assunti provvedimenti adeguati - ha sottolineato Alberto - C'è bisogno di rimborsi giusti e più tutela per il lavoro degli agricoltori.
    Si continuano ad affrontare la problematiche insistendo sulla gestione "venatoria" che si dimostra inadeguata ed insufficiente perchè non riesce a controllare il proliferare dei capi".
    La Cia afferma che "dal 2018 al 2021 le domande di rimborso sono aumentate del 40%. Ma le risorse disponibili sono rimaste le stesse: circa 300 mila euro all'anno. Risultato: la maggior parte degli agricoltori rinuncia a chiedere il rimborso dei danni che Cia Liguria stima intorno ai 5 milioni annui (si pensi solo alla distruzione dei muretti a secco) nella nostra regione.
    Danni provocati in particolare dai cinghiali, senza dimenticare quelli causati da altri selvatici come caprioli, tassi, istrici, lupi". 

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