La prefettura di Genova ha deciso di aprire un nuovo Cas (Centro di accoglienza straordinaria) nel capoluogo dove accogliere i richiedenti asilo. Luogo scelto è l'ex bocciodromo di San Benigno, in un'area demaniale. Servirà per 'liberare' la Fiera di Genova che adesso ne ospita 200. La decisione dell'apertura del Cas ha colto di sorpresa Comune e municipio, che hanno espresso "Netta contrarietà" per voce dell'assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi e del presidente del Municipio Franco Marenco che hanno letto "con stupore e sconcerto la comunicazione con cui la Prefettura annuncia lo spostamento di 100 migranti al nuovo Centro di accoglienza straordinario. E' inaccettabile che l'emergenza legata all'accoglienza migranti sia gestita senza una interlocuzione ed una condivisione con Comune e Municipio. Alla luce del recente fallimento dell'accordo Anci - dicono - occorre dare piena applicazione al piano nazionale che prevede una riduzione di mille unità a carico del Comune di Genova".
Fracassi e Marenco chiedono "prima di ogni ulteriore decisione" che la prefettura "provveda al più presto a far rispettare gli obblighi di accoglienza in tutti i comuni della provincia". E anche il sindaco Doria, dopo il fallimento del piano Anci, invita la prefettura a ripartire i migranti su tutta la regione.
La scelta della prefettura arriva per esigenze espositive della stessa Fiera: 100 migranti saranno spostati nei prossimi giorni in quei centri della provincia dove sono stati individuati posti liberi, altri 100, invece, andranno al Cas di San Benigno il 31 maggio, giorno di apertura del centro. Ma l'intervento della Prefettura è anche conseguenza proprio del Piano Anci, saltato per il no del centrodestra. Il progetto dell'Associazione dei Comuni Liguri, fondato sullo Sprar (Sistema di protezione di richiedenti asilo e rifugiati), prevedeva un tetto massimo di 6043 profughi per tre anni da accogliere in aree omogenee con il placet dei primi cittadini, escludendo l'intervento dei prefetti che invece così potranno inviare i migranti in ogni Comune che abbia possibilità di accoglienza anche se le amministrazioni sono contrarie.
In base ai criteri del piano nazionale del Viminale Genova verrebbe sgravata dagli attuali 2.700 posti passando a 1.200 mentre i restanti 1.500 richiedenti asilo andrebbero nei Comuni che oggi non accolgono. Il leader della Lega Matteo Salvini invita i sindaci leghisti ad opporsi alle scelte dei prefetti.
"Ai sindaci della Lega dico: se vedete la chiamata della Prefettura mettete la segreteria telefonica o se vedete una mail mettetela in spam. Quando saremo al Governo bloccheremo gli arrivi".
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