L'imam della comunità di Albenga,
Abdejalil Elalami, è stato allontano dalla moschea del centro
del savonese, la più grande della Liguria, perché un gruppo di
musulmani influenti e tradizionalisti ha ritenuto avesse una
mentalità troppo filo occidentale. Ora farà la guida spirituale
a Verona. "Il mio allontanamento è dovuto a divergenze di
opinioni circa l'organizzazione della moschea", dice Elalami. Il
comprensorio di Albenga ospita circa 2000 musulmani: tre anni
fa, sotto una amministrazione leghista, è stato inaugurato il
centro islamico. "Un gruppo di fratelli" non avrebbe gradito il
suo modo di gestire le faccende interne alla comunità islamica.
Non si tratterebbe di divergenze religiose (la comunità islamica
è compatta su una linea moderata), ma di intromissioni sgradite
a chi sarebbe più abituato a prendere decisioni che a
condividerle. "Nessuna lotta tra gruppi diversi nella moschea -
ha detto Hamza Piccardo (Ucoii) -: Elalami si è trasferito nel
veronese perché là vive parte della sua famiglia".
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