È dedicato alla percezione di Tempo e
Futuro, che di giorno in giorno muta tra stravolgimenti sanitari
e socio-politici del nostro millennio, la seconda edizione del
Futuro Festival, kermesse internazionale di danza e cultura
contemporanea, in programma negli spazi del Teatro Brancaccio
dal 2 al 17 luglio.
Nel cartellone, firmato dalla direttrice artistica Alessia
Gatta, undici progetti con due prime nazionali e una
internazionale, una compagnia dalla Francia e una dalla Spagna,
una danzatrice coreana e cinque coreografi di chiara fama come
Kimberly Bartosik, Claudia La Vista, Patcharaporn
Krüger-Distakul, Matthias Kass & Clément Bugnon.
"Nello scenario del presente, è importante per me domandarsi che
significato abbia danzare, programmare, organizzare la danza.
Che funzione può avere Futuro Festival e, più in generale, la
cultura tutta? - si chiede Gatta, presentando il festival con il
direttore del Brancaccio, Alessandro Longobardi - Vorrei davvero
che la danza generasse movimento, non solo del corpo, ma anche
delle idee, grazie a flussi e incroci di pensieri e scambi di
materiali. L'obiettivo è dunque creare opportunità per danzatori
e artisti italiani ma con uno sguardo attento rivolto al resto
del mondo". Si parte dunque, tra Brancaccio e lo spazio Boa-
Brancaccino Open Air, con la tavola rotonda Re_Movere tema del
Post-human nel Metaverso. E poi, uno dopo l'altro, seguono i
progetti vincitori di premi per la danza nel 21/22; il Futuro
Festival dance contest dedicato a qualunque tipo di danzatore
che si sfiderà davanti a una giuria tecnica; le compagnie
internazionali Equilibrio Dinamico, Sine Qua Non Art, Ritmi
Sotterranei, Lali Ayguadé Company; e in chiusura la storica
compagnia italiana Zappalà Danza, più un ricco calendario di
workshop e attività collaterali.
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