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Turismo: Fvg; Destra Tagliamento, terra di suggestione

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Turismo: Fvg; Destra Tagliamento, terra di suggestione

Sono sei i Borghi antichi e accolgono migliaia di visitatori

Pordenone, 27 novembre 2018, 12:36

Lorenzo Padovan

ANSACheck

Il castello di Valvasone - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il castello di Valvasone - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il castello di Valvasone - RIPRODUZIONE RISERVATA

Disseminati in tutto il territorio del Friuli Occidentale, tra le risorgive, nei magredi o sulle alture delle Prealpi, sei tra i borghi più belli d'Italia attirano ogni anno visitatori da tutto lo stivale ed oltre grazie alla storia millenaria che si irradia dalle architetture e dai monumenti, alcuni tra i più notevoli dell'intera regione.

Si parte da Sesto al Reghena, nata e cresciuta intorno all'abbazia benedettina, di fondazione longobarda, che l'ha resa famosa, con i suoi affreschi di scuola giottesca, oggi in corso di restauro. Ma Sesto è anche molto di più: in una natura ancora incontaminata, nelle Terre degli Abati da non perdere assolutamente sono la chiesetta campestre di San Pietro, a Versiola, i Molini di Stalis, che segnano il confine con il Veneto, la Fontana di Venchiaredo – quasi "un Eden prima del peccato", cantata da Nievo e Pasolini, e la splendida Villa Freschi – Piccolomini a Ramuscello.
Basta spostarsi di qualche chilometro per incontrare un altro borgo caro a Nievo: Cordovado, abitata in età romana e forse precedentemente anche se la storia documentata inizia nel Medioevo, legata alle vicende del grosso complesso agricolo che si estendeva in prossimità del guado su un antico ramo del Tagliamento. Ma non si può perdere nemmeno il più antico santuario mariano della diocesi, il complesso di palazzo Cecchini e, soprattutto, il borgo del castello e l'antica pieve di Sant'Andrea Apostolo.

"Questa è bellezza, e come la vera bellezza, non è semplice ma composta: è occorsa alla sovrapposizione dei secoli, la tettonica inestricabile degli odi e delle gioie, e infine una specie di rassegnazione catartica: casta". Così Pier Paolo Pasolini descriveva il castello di Valvasone, imperdibile meta in provincia della Destra Tagliamento: c'è una macchina del tempo e qui visse il poeta e letterato Erasmo di Valvasone; e poi c'è uno dei teatri di corte più piccoli d'Italia, oltre a un misterioso ciclo di affreschi cavallereschi e allegorici del '300, recentemente riscoperti e magnificamente restaurati.
Notevole è anche il Duomo del Santissimo Corpo di Cristo, in cui spicca un organo veneziano del ‘500 sontuosamente decorato da Antonio de' Sacchis, il "Pordenone", e dal genero, Pomponio Amalteo. Ma tutto il borgo è sospeso nel tempo, tanto che, la seconda domenica di settembre, diventa teatro di una rievocazione storica alla quale prendono parte centinaia di figuranti e richiama oltre 40 mila spettatori.ßTra i borghi della Destra Tagliamento è quello che vince la sfida del numero di turisti che vi fanno visita.

Quello di Valvasone non è l'unico castello: anche Toppo, più a nord, ospita i resti imponenti di un maniero medievale. Caratteristica unica di Toppo è la persistenza della memoria dei masi, case rurali a conduzione familiare, che nel medioevo costituivano la base dell'organizzazione agricola. Nel 1220 erano otto, diventati 25 nel Cinquecento. Ristrutturazioni effettuate dopo il terremoto del 1976 hanno però messo in luce che in almeno tre casi la sede dei masi medievali era occupata da insediamenti di epoca romana.

Percorrendo qualche chilometro verso occidente, si incontra il borgo di Poffabro, un luogo la cui magia è stata preservata nei secoli dalle montagne che lo cullano. Qui si può entrare direttamente a contatto con la storia della civiltà contadina di queste vallate, oltre a poter acquistare i frutti dell0artigianato locale. A dicembre ospita la rassegna "Presepe tra i presepi".

A Polcenigo, andando verso ovest, le preziose risorse ambientali si sommano a una storia molto antica. Abitato fin dalla notte dei tempi – il sito del Palù di Livenza, il più antico insediamento palafitticolo del Friuli Venezia Giulia, è tutelato dall'Unesco – Polcenigo è uno scrigno verde, una vera sorgente di storia, architettura e arte. In una gita in paese non possono mancare il Castello, la Chiesa e il convento di San Giacomo, il Museo dell'arte cucinaria, il Parco di San Floriano, la Sorgente del Gorgazzo, la Chiesa della Santissima e i mulini.

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