Rainbow, arcobaleno in inglese, ma anche nome dell'iconico modello di zeppa che Salvatore Ferragamo ideò nel 1938 per l'attrice Judy Garland, un paio di sandali platform in pelle e sughero con zeppa declinata appunto nei colori dell'arcobaleno. Paul Andrew, il designer britannico divenuto a febbraio direttore artistico di tutte le linee della prestigiosa maison fiorentina, si è ispirato proprio a questa scarpa leggendaria per realizzare la collezione che sfila a Firenze, su piazza della Signoria davanti alla Fontana del Nettuno e al 'Biancone' di Donatello, tornato visibile a marzo dopo il restauro costato 1,5 milioni di euro alla maison Ferragamo tramite Art Bonus. Primo fashion show di questa edizione estiva di Pitti Uomo.
Il sandalo arcobaleno resta ancora oggi uno dei modelli più celebrati e copiati dai designer, perché frutto di una seria riflessione sull'anatomia del piede femminile (l'inserimento di un filo di metallo ha permesso di creare una suola rialzata) e sulla ricerca creativa saggiamente orientata alla bellezza estetica. Diventa così un oggetto di culto per gli amanti delle moda grazie a ciò che rappresenta: rottura con il passato, innovazione ed ispirazione. Chi meglio di Andrew può idolatrare queste calzature, lui laureato al Berkshire College of Art and Design (ora Reading College), a cui segue apprendistato per le calzature con Alexander McQueen, collaborazione con Narciso Rodriguez a New York, dove ha lavorato per la sua linea di scarpe e borse per diversi anni, e infine esperienza nel team di Calvin Klein per progettare scarpe da uomo e da donna.
La venerazione di Andrew per le scarpe Rainbow Ferragamo arriva al punto di riportarne i colori nella collezione che sfila a Firenze: il verde giada, il giallo, il rosso, l'arancio, il bordeaux, incursioni di rosa caramella. In tutto 57 outfit, indossati da modelli e modelle di età compresa tra i 17 e i 70 anni, rivela Andrew nell'anteprima. Solo 11 capi sono dedicati alla moda femminile. Andrew by Ferragamo celebra Firenze una città di cui è sinonimo, la sua storia e la sua cultura, i suoi monumenti, con la Fontana di Nettuno e il Biancone stampati sulle camicie. I codici del menswear incontrano con il designer uno stile fresco e giovane. Il parka prende il posto di un classico blazer, il jeans cinque-tasche è in pelle e con gamba ampia mentre il pantalone ha un fit morbido. La giacca sartoriale è interpretata in chiave sportiva ma con un accento utility nelle tasche a toppa con zip. Il vestire maschile si libera da rigide regole di stile. Nappa accoppiata a jersey di cotone, nylon, gabardine in lino tecnico, mohair di lana, pelle di cervo e camoscio sono il catalogo di pregiati materiali di ricerca. Speciali intrecci e ricami in raffia legano il womenswear all'universo maschile, affermando il ruolo fondamentale dell'artigianalità, unita a lavorazioni innovative. L'high-tech si palesa attraverso espadrillas con zeppa e sandali in suede con laccio intercambiabile, ispirati al modello "Kimo" del 1951 disegnato da Salvatore Ferragamo. Le borse e gli accessori in pelle sottolineano il lusso in dimensione minimal e workwear. In passerella, un cast multi- generazionale che include icone del passato e celebri volti di oggi. Assieme ai modelli anche gli attori Hero Fiennes-Tiffin, Josh Lucas, il chairman di Sotheby's Michael Berger-Sandhofer e l'art director e designer Peter Saville.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA