Da Napoli Anna Motta, la mamma di
Mario Paciolla, il cooperante morto in Colombia in condizioni
non chiare, lancia un appello "affinché la nostra storia non
resti un affare di famiglia".
"Mi auguro che la platea sappia della sorte di questo
cittadino - ha detto nel corso di un incontro de La Repubblica
delle idee invitata sul palco da Luigi Manconi - perché era un
professionista serio, un giornalista, era in una missione di
verifica dell'Onu sugli accordi di pace in Columbia. Mario ha
acquistato un biglietto per tornare in Italia e il 15 luglio il
giorno dopo viene trovato ucciso con l'accusa di essersi
suicidato".
"Noi come famiglia, al pari degli amici, sappiamo che questa
cosa non è possibile - ha aggiunto - informatevi su questo caso
perchè tra gli aspetti più brutti c'è la solitudine delle
famiglie. Chiediamo il supporto della società perchè queste
cose non possono essere una affare di famiglia. Abbiamo ottenuto
sei mesi ulteriori di tempo per approfondire il caso di Mario ed
il 27 aprile questi mesi concessi dal giudice che ha ascoltato
le tesi del nostro avvocato scadranno, ci auguriamo ci siano dei
risvolti positivi", ha aggiunto.
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