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Parte a Napoli La Repubblica delle Idee, Mediterraneo al centro

Parte a Napoli La Repubblica delle Idee, Mediterraneo al centro

Stasera al Politeama con De Luca, Manfredi e Molinari

NAPOLI, 19 aprile 2024, 21:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

I conflitti internazionali, l'intelligenza artificiale ma anche il futuro delle città, il ruolo delle Regioni, le riforme necessarie per innovare, il futuro del paese. C'è tutto questo al centro del festival del quotidiano La Repubblica, 'La Repubblica delle Idee', che da oggi a domenica rende Napoli protagonista prima di tornare a giugno nella sede tradizionale di Bologna.
    Stasera il via, al teatro Politeama (da domani tutto si sposta a Palazzo Reale) con il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari, il responsabile della redazione napoletana Ottavio Ragone. "Abbiano fortemente voluto questo appuntamento perché quando si parla di Mediterraneo, cambiamento e futuro si deve parlare anche di Napoli", ha detto Manfredi. "Non possiamo dimenticare le grandi difficoltà del mondo geopolitico, quello che sta succedendo alle nostre porte.
    C'è la necessità di capire tale complessità e di aprire nuovi canali di dialogo e Napoli è una città che ha sempre vissuto la diversità come un valore. Questo è un grande patrimonio che noi dobbiamo mettere a disposizione di un mondo che ha perso il valore del dialogo".
    "In una stagione di conflitti e di elezioni in Europa ci dobbiamo chiedere come rendere le nostre società più coese.
    Napoli è una grande metropoli che ha una ricetta di resilienza interna e può essere un grande laboratorio di una sfida che è quella della lotta alle diseguaglianze", ha sottolineato Molinari. "Le città possono essere un grande laboratorio di innovazione per le Nazioni che sono in difficoltà perché disgregate. Il polmone umano viene dalle città perché l'Europa nasce dalle città, le nazioni sono venute dopo".
    "Tutto quello che nasce e si muove a Napoli e in Campania - ha aggiunto De Luca - diventa folclore e questo è insopportabile, questa è una occasione per fare una operazione verità. Napoli è la città del pensiero, dell'umanesimo profondo.
    Il Sud è stato cancellato dalle politiche del Governo, una sconfitta, qui stiamo spaccando l'Italia. La questione fondamentale è questa, come ci rapportiamo ai tempi che arrivano, è in discussione la democrazia, la globalizzazione, il tema della transizione ecologica, e quello della pace. Sono rimasto sconvolto dalla tragedia di Gaza e dal fatto che l'Occidente arriva sempre in ritardo. L'Occidente deve ritrovare il filo di una sua coerenza".
    Due sono le tracce di questa tre giorni: restituire il Mediterraneo alla sua più profonda vocazione europea e promuovere analisi e confronti sulle sfide cruciali cui è chiamato il Vecchio Continente. Trentanove gli appuntamenti tra dibattiti, interviste e spettacoli; più di 70 gli ospiti con artisti, leader politici e protagonisti dell'impegno civile.
    Stasera primo appuntamento, alla presenza tra gli altri anche dell'ex presidente della Camera, Roberto Fico, al Teatro Politeama con "L'Italia secondo Eugenio. Cronache di fine millennio", spettacolo di e con Stefano Massini.
   

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