Guardare al tema della migrazione
uscendo dal dibattito quotidiano e superando i muri del
'nazionalismo radicale', che portano a considerare queste
persone 'come un problema e non come una risorsa'. Una
prospettiva raccontata da alcuni tra i principali esponenti
della psicologia a livello mondiale, che hanno lasciato i luoghi
di origine e che, partendo dalla loro cultura, rappresentano
oggi una ricchezza per il Paese che li ospita. Intorno a questi
spunti di riflessione si articola a Napoli il convegno
internazionale 'Dal conflitto e dall'odio alla cura e alla
speranza', organizzato dal dipartimento di Studi umanistici e
dal Community Psychology Lab della Federico II, dalla
Società Italo-americana di psicologia (Iaps) e dall'associazione
Psicologi per la responsabilità sociale, in collaborazione con
l'Associazione italiana di psicologia e l'Ordine degli Psicologi
della Campania. Una tre giorni di dibattiti che si svolgerà nel
capoluogo campano dal 4 al 6 ottobre.
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