Duemilaseicento chilometri,
quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento
comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree
protette. E ad ogni tappa, una colonnina con le prese per
ricaricare le e-bike e gli attrezzi per fare manutenzione alle
bici. Questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia
dell'Appennino, la più lunga d'Italia: il più importante
progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese,
nato dai cittadini e dalle associazioni, finanziato con 2
milioni di euro dal governo, sostenuto da una storica azienda
italiana, il Gruppo Colussi con il brand Misura.
Un team di ciclisti dal 16 luglio all'8 agosto percorrerà la
ciclovia dal nord al sud della Penisola, da Altare (Savona) ad
Alia (Palermo), sostando in ognuna delle 44 tappe, dove saranno
organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi. Con la
campagna itinerante "Appennino Bike Tour, il Giro dell'Italia
che non ti aspetti", organizzata da Legambiente e ViviAppennino,
il tracciato della ciclovia si animerà di iniziative lungo tutto
lo Stivale incrociando piccoli borghi, aree protette, e
premiando anche i cosiddetti "ambasciatori dell'Appennino",
ossia quelle persone, amministratori, piccoli imprenditori,
associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per
attività di presidio del territorio appenninico.
Durante la campagna saranno inaugurate le postazioni di sosta
e ciclo-officina con colonnine di ricarica per le e-bike
realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa. I promotori
di ViviAppennino contano per la primavera del 2022 di aver
completato anche la segnaletica. La ciclovia corre al 95% su
strade asfaltate secondarie e per il 5% su sterrati facili. Le
tappe sono in media sui 60 km. Su 2.600 km, il dislivello
complessivo è di 46.000 metri. Con le e-bike è un itinerario
alla portata di tutti: con le bici muscolari è per ciclisti
allenati. Le cartine e le tracce gpx sono scaricabili da
appenninobiketour.com.
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