Milano è la città più "circolare"
d'Italia, seguita da Trento e Bologna. Lo dice la classifica su
riutilizzo delle risorse e riduzione degli sprechi stilata dai
ricercatori del Cesisp, il Centro studi in Economia e
regolazione dei servizi, dell'industria e del settore pubblico
dell'Università di Milano-Bicocca, presentata questa mattina
durante il webinar "Misurare l'economia circolare urbana", con
il patrocinio del Ministero dell'Ambiente.
Alla seconda edizione della classifica è stato ampliato il
numero delle città coinvolte, salite da 10 a 20, ed è stato
realizzato un confronto a livello europeo.
I ricercatori hanno individuato cinque cluster
rappresentativi - input sostenibili, condivisione sociale, uso
di beni come servizi, end of life, estensione della vita dei
prodotti - comprendenti a loro volta 28 indicatori di
circolarità, tra cui i dati sulla raccolta differenziata e
sull'utilizzo dei trasporti pubblici o dei servizi di sharing
mobility, il livello di concentrazione di PM10, la diffusione di
eco-brevetti e di imprese ascrivibili alla categoria dei green
jobs. Per ogni indicatore è stata stilata una graduatoria
parziale delle città, con punteggi da 0 a 10.
Al primo posto è risultata - come nella prima edizione -
Milano, un punteggio di 7,7 su 10, seconda Trento (7,5), terza
Bologna (7,2). "Milano si conferma al primo posto anche grazie a
sistemi di trasporto pubblico ramificati e apprezzati, servizi
avanzati di car sharing, rete idrica efficiente, elevato livello
di raccolta differenziata e alto fatturato delle attività di
vendita dell'usato" spiegano Massimo Beccarello e Giacomo Di
Foggia, rispettivamente direttore scientifico e ricercatore del
Cesisp.
Se le prime 10 classificate si collocano al Nord o
Centro-Nord, le ultime sono centri urbani del Sud Italia, con
Catania (3,8) e Palermo (3,9) fanalini di coda. Il Cesisp ha
anche messo a confronto Milano, con altre grandi metropoli
europee: la città più circolare d'Europa è risultata Copenaghen,
il capoluogo lombardo si è piazzato settimo. "La sostenibilità è
un tema al centro anche del Recovery Fund. Ecco perché -
concludono Beccarello e Di Foggia - è importante partire da una
mappatura delle politiche di prossimità del cittadino e da una
misurazione dell'efficacia delle aree urbane che sono oggi il
motore dello sviluppo economico e sociale".
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