Sulla crisi climatica "dai leader
mondiali sentiamo solo parole, bla bla bla. Le emissioni
continuano ad aumentare. Possiamo invertire questa tendenza, ma
serviranno soluzioni drastiche. E dato che non abbiamo soluzioni
tecnologiche, vuol dire che dovremo cambiare noi. Non possiamo
più permettere al potere di decidere cosa sia la speranza. La
speranza non è un qualcosa di passivo, non è un bla bla bla. La
speranza vuol dire la verità, vuol dire agire. E la speranza
viene sempre dalla gente. Noi vogliamo giustizia climatica, e la
vogliamo ora". Lo ha detto stamani Greta Thunberg a Milano
all'apertura della Youth4Climate.
"La crisi climatica è sintomo di una
crisi di più ampio respiro, la crisi sociale della
ineguaglianza, che viene dal colonialismo - ha detto ancora
Greta -. Una crisi che nasce dall'idea che alcune persone
valgono più di altre".
Secondo la giovane attivista svedese per il clima, "stiamo
andando velocemente nella direzione sbagliata. I nostri leader
non agiscono volutamente, e questo è un tradimento. Non possono
dire che lo fanno, perché continuano ad aprire miniere di
carbone e a sfruttare giacimenti, senza aumentare i fondi ai
paesi vulnerabili. Selezionano giovani come noi facendo finta di
ascoltarci, ma non è vero. Non ci hanno mai ascoltati".
Al termine del suo intervento, Greta ha avuto uno scambio di
slogan col pubblico di giovani in sala, in stile comizio. "Cosa
vogliamo?", ha gridato. "Giustizia climatica!", hanno risposto
ragazze e ragazzi. "E quando la vogliamo?". "Ora!"
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