Colmare il divario di genere in
ambito Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica): una
priorità per le Big Tech che guardano all'inclusione e alle
competenze come asset di crescita. Da qui, comne annuncia una
nota, nasce la campagna di Freeda per Acer, ideata con
l'obiettivo di promuovere i notebook Acer Chromebook a un
pubblico femminile e alle famiglie che vogliono mostrare alle
bambine un futuro senza distinzioni di genere.
I dati italiani evidenziano uno squilibrio chiaro in questo
campo: le imprese informatiche avranno un fabbisogno
occupazionale pari a circa 22.000 risorse nel 2023 che crescerà
fino a più di 60.000 nel periodo dal 2024 al 2026 (Unioncamere).
D'altro canto, si riscontra una carenza di laureati in ambito
STEM che si attestano a 16,4 studenti su 1000 tra i 20 e i 29
anni, e una bassa presenza di studentesse (in Italia solo il 22%
delle ragazze sceglie corsi in questo ambito, secondo un recente
studio condotto da Ipsos). Nel 2021 si è registrato un aumento
del 15,74% delle immatricolazioni in informatica e tecnologie
ICT, ma il genere maschile continua ad essere percepito come
"più incline" alle materie scientifiche. Da questo deriva il
"dream gap" ossia la difficoltà delle studentesse a immaginarsi
in ruoli e professioni più diffusamente ricoperti da uomini.
"Rompere le barriere tra le persone e la tecnologia è la
mission di Acer, che da sempre si pone l'obiettivo di realizzare
dispositivi accessibili e al contempo innovativi e potenti -
come Acer Chromebook - che contribuiscano a limare i gap sociali
e di genere. La collaborazione con Freeda ci permette di
sostenere in modo ancora più concreto l'empowerment femminile,
incoraggiando le donne, fin dalla più giovane età, a seguire le
loro inclinazioni e aspirazioni al di là degli stereotipi di
genere", ha commentato Diego Cavallari, Country Manager di Acer
per Italia e Grecia.
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