Safilo ha "drammaticamente
confermato la non strategicità del sito di Longarone (Belluno)"
e ha espresso "la concreta probabilità della sua acquisizione da
parte di importanti player del settore dell'occhialeria". Lo
riferiscono, con una nota congiunta, i vertici regionali di
categoria delle organizzazioni sindacali al termine di un
incontro convocato oggi, a Venezia, dall'unità di crisi della
Regione Veneto alla presenza, fra gli altri, dell'amministratore
delegato del gruppo padovano, Angelo Trocchia. "Le
organizzazioni sindacali - prosegue il documento - ritengono che
la posizione aziendale non sia accettabile anche a fronte degli
impegni presi al Ministero dello Sviluppo nel 2019. Si ritiene
altresì che, ogni possibile operazione industriale non possa
prescindere dal mantenimento del numero attuale dei dipendenti e
dalla salvaguardia delle loro professionalità". I lavoratori in
carico a Longarone oggi sono 468. Tra i possibili acquirenti
dell'impianto ricorre da settimane in particolare il nome di
Thèlios, sigla del gruppo francese Lvmh con sede poco lontano da
quella di Sàfilo e che non ha fino ad ora mai smentito i rumors
sul suo interessamento.
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