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A Valsavarenche 80 anni fa le prime elezioni libere d'Italia

A Valsavarenche 80 anni fa le prime elezioni libere d'Italia

Testolin: "Uno dei momenti simbolo dell'autonomia valdostana"

AOSTA, 28 agosto 2024, 10:23

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il 3 settembre 1944, nel pieno della lotta di resistenza al nazismo e al fascismo, Federico Chabod - fautore dell'autonomia della Valle d'Aosta, come Emile Chanoux nato proprio nella locale frazione di Rovenaud - indisse qui le prime libere elezioni d'Italia. Lo ricordano, nell'ambito dell'80/o anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia, la presidenza della Regione e il Comune di Valsavarenche.
    "Valsavarenche è uno dei luoghi simbolo del pensiero autonomista e federalista - dichiara Testolin - negli anni quaranta terra di uomini e di ideali che hanno contribuito, in maniera concreta e anche sofferta, alla storia della Valle d'Aosta. A ottant'anni da quegli eventi che hanno posto le basi del nostro ordinamento statutario, ci sembra importante ricordare e commemorare gli eventi del 3 settembre e del 3 ottobre 1944 aprendo anche una riflessione sul ruolo e sul futuro della comunità di Valsavarenche, protagonista ottant'anni fa di uno dei momenti simbolo dell'autonomia valdostana".
    "Il sindaco eletto - ricorda la Regione in una nota - in tale occasione, Valentino Dayné, unitamente agli assessori Innocenzo Berthod, Aldo Blanc, Evaristo Chabod e Giuseppe Pellein, si espose in prima persona per sfidare la dittatura fascista e riaffermare la libertà della popolazione di Valsavarenche. I risultati elettorali poterono essere ratificati soltanto il 15 giugno 1945, simbolo concreto di una libertà conquistata a prezzo di numerose vite umane, tra le quali i caduti durante l'attacco al posto di blocco della frazione di Molère, il 3 ottobre 1944".
    Regione e Comune celebreranno nei prossimi mesi la ricorrenza nell'ambito del programma degli eventi per l'80/o.
    "La popolazione di Valsavarenche - dichiara il sindaco Roger Georgy - può vantare con orgoglio non solo la propria storia resistenziale e l'aver dato i natali a personaggi illustri, ma altresì la propria autonomia comunale ed il profondo, immancabile rispetto nei confronti di tutte le istituzioni libere e democratiche".
   

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