"Mantenere la sicurezza sul lavoro come priorità assoluta per tutte le parti sociali, le imprese e il Governo: gli eventi tragici di Firenze e le oltre quaranta vittime 'cadute sul lavoro' nei primi quindici giorni di febbraio, devono suscitare in ognuno di noi profonda indignazione". E' quanto chiede il Savt in una nota, aggiungendo che "queste tragedie non sono fatalità ma le dirette conseguenze di scelte deliberate: tagli alle risorse per gli ispettori del lavoro, deregolamentazione degli appalti, precarietà del lavoro.
Secondo il sindacato valdostano "devono essere messe in campo subito misure concrete come: il ripristino delle risorse per la vigilanza, la regolamentazione degli appalti, la responsabilità delle imprese committenti e l'applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro". Inoltre "è fondamentale garantire la formazione obbligatoria per tutti i lavoratori e le imprese prima dell'accesso ai luoghi di lavoro e assicurare la parità di trattamento in tutti gli appalti". "La diminuzione delle denunce di infortunio - conclude il Savt - non deve trarre in inganno; ogni giorno, decine di lavoratori subiscono infortuni che potrebbero essere prevenuti. E' necessario un impegno concreto da parte di tutte le parti sociali per invertire questa tendenza. La sicurezza sul lavoro non è solo una questione di normative ma di cultura e pratica quotidiana.
Le piccole aziende, in particolare, hanno bisogno di supporto nella formazione e prevenzione, perché è lì che il rischio di negligenza è maggiore".
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