"E' stato appena approvato un
regolamento europeo - proprio per gestire l'intelligenza
artificiale - che deve divenire per tutti un caposaldo onde
evitare derive pericolose. Su questa nuova realtà sarà bene
ragionare anche in Valle d'Aosta e per questo avvieremo uno
studio apposito per ottenere delle linee direttrici. Le regole,
infatti, in un contesto così delicato e in continua evoluzione,
sono recinti di sicurezza da non sottostimare". Così l'assessore
all'Innovazione, Luciano Caveri, dopo aver partecipato ieri a
Milano, nel palazzo di Regione Lombardia, ai lavori della
Commissione interregionale della Conferenza Stato-Regioni in
materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione, al fine
di discutere i trend di trasformazione delle pubbliche
amministrazioni e promuovere le priorità delle Regioni in ambito
digitale.
"Il termine 'Nuove tecnologie" - sottolinea Caveri - ormai è
desueto e dunque è meglio la definizione in progress di
rivoluzione digitale. Una rivoluzione che sembra non finire mai.
L'intelligenza artificiale (Ia) generativa incide ormai in
maniera profonda e siamo in piena espansione tanto che si parla
già degli effetti che può procurare come minori costi, maggior
produttività e un crescente approccio amichevole a vantaggio
degli utenti e, nel caso del settore pubblico, dei dipendenti e
dei cittadini con servizi vari e crescenti nelle loro
applicazioni. Temi importanti come il risparmio energetico, la
tutela della biodiversità, la gestione dei rifiuti, la reazione
di nuovi farmaci, la diagnosi più efficace delle malattie sono
solo alcuni che saranno trattati con l'Ia, mentre altri
argomenti rilevanti come la privacy e la cybersicurezza essere
presi in esame e regolamentati in qualche modo."
"In questo scenario - ha concluso l'assessore - la formazione
è centrale per capire il funzionamento dei meccanismi ed evitare
il rischio del 'fai da te'".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA