"II Mit si è attivato per
individuare le risorse necessarie per l'esecuzione degli
interventi alla luce delle esigenze espresse dalla Sitrasb. La
conclusione di tale attività di ricognizione è prevista a breve,
fermo restando la disponibilità del Mit ad attivare un tavolo di
confronto con le due società di gestione per la condivisione
delle attività propedeutiche alla realizzazione degli interventi
previsti e alla gestione dei flussi merci". Lo ha detto oggi
Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture
e i trasporti, rispondendo in Commissione trasporti a una
interrogazione a risposta immediata di Luciano Cantone, Giorgio
Fede, Antonino Iaria, Roberto Traversi (M5s).
Il riferimento è ai fondi che l'Italia dovrebbe versare - e
che la Svizzera ha già stanziato - per il traforo del Gran San
Bernardo, che collega la Valle d'Aosta al Vallese. L'obiettivo è
il restauro della soletta di ventilazione lungo tutto il
traforo, dopo il crollo avvenuto nel 2017.
Ma la questione riguarda anche il rinnovo della concessione
che scadrà nel 2034, in modo da avere garanzie per ottenere
finaziamenti da destinare ai cantieri: un'ipotesi che vede la
Svizzera favorevole. Su questo fronte, Ferrante ha detto: "Al
fine di individuare la copertura finanziaria delle maggiori
risorse finanziarie necessarie all'esecuzione dell'intervento,
il Mit ha invitato la società Sitrasb", che gestisce il tratto
italiano della galleria, "a predisporre una proposta di
revisione convenzionale che contempla l'estensione della
concessione per un periodo di 16 anni in assenza di profitti
addizionali. Tale proposta è attualmente in corso di valutazione
da parte della Commissione europea per i profili inerenti il
rispetto delle norme comunitarie in materia di concorrenza".
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