"Rispettiamo
tutti le regole, non fermiamo lo sport". E' il messaggio che
arriva da Città di Castello, dai cosiddetti "campioni del
lockdown", il discobolo Giovanni Faloci e il martellista
Gregorio Giorgis, che hanno recentemente trionfato ai campionati
italiani grazie agli allenamenti solitari, che durante i mesi
dello stop all'attività agonistica per il Covid-19 hanno svolto
nella pista di atletica di casa intitolata ad Angiolo Monti.
Proprio nell'impianto di proprietà della Provincia di Perugia e
gestito da Polisport, dove sono riusciti a preparare le
competizioni nazionali che li attendevano, i due atleti sono
stati premiati dall'amministrazione comunale di Città di
Castello con due targhe ricordo, mentre a è stata consegnata la
medaglia di bronzo al valore atletico che gli ha attribuito il
Coni umbro "Abbiamo lavorato tanto, ma soprattutto con le idee
chiare in testa, che ci hanno permesso di tenere duro anche in
un periodo senza precedenti come quello del lockdown e di
ritrovare, tra tante difficoltà, la strada giusta per disputare
al meglio i Campionati italiani e portare in alto il nome di
Città di Castello", ha spiegato Faloci parlando dell'esperienza
vissuta con il giovanissimo allievo Giorgis.
A fine agosto il discobolo tifernate, azzurro ai Campionati del
mondo, ai Campionati europei e alle Universiadi, ha vinto il
sesto titolo italiano nel lancio del disco a Padova. "Con le
dovute precauzioni ci si può allenare e possiamo continuare a
gareggiare", ha chiarito Faloci, che ha lanciato un appello: "E'
importante che tutti, anche chi non è sportivo, rispettino le
disposizioni per il contenimento dell'emergenza come misura a
tutela della salute pubblica, ma anche a salvaguardia del
diritto di fare sport".
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