Il personale del Corpo forestale
trentino delle stazioni della Val di Sole, dove nelle ultime
settimane la presenza di orsi è stata segnalata anche nelle aree
antropizzate, è impegnato in operazioni di presidio del
territorio e di ascolto della cittadinanza, per garantire la
sicurezza e la corretta informazione su come comportarsi in caso
di incontro ravvicinato. Sono state attivate - si apprende -
pattuglie composte da due agenti che perlustrano il territorio,
dalle aree urbane fino alle strutture più isolate, a ridosso del
bosco, anche nelle ore notturne.
Il 5 aprile del 2023, proprio in Val di Sole, a pochi
chilometri dall'abitato di Caldes, il 26enne Andrea Papi è stato
aggredito e ucciso dall'orsa Jj4.
L'intervento delle pattuglie si affianca al lavoro di
monitoraggio, controllo e dissuasione, oltre a quello di dialogo
e informazione delle persone che frequentano le aree forestali
della zona. Tra i consigli alla popolazione, vi è anzitutto lo
smaltimento corretto dei rifiuti organici (attraverso i
cosiddetti cassonetti anti-orso), per evitare elementi di
attrazione per gli animali selvatici. La Giunta provinciale, al
riguardo, ha approvato un apposito Piano del valore di circa 4
milioni di euro, per la fornitura di bidoni ed isole ecologiche
a prova di orso. Si prevede il posizionamenti di 700 cassonetti
entro il 2028. Per quanto riguarda le aree con una priorità
massima, l'esecutivo ha stanziato 1,5 milioni di euro per gli
interventi da realizzare entro l'estate e dedicati alle utenze
domestiche.
In caso di avvistamento di orsi si consiglia di contattare il
numero unico per le emergenze (112).
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