Agli enti gestori delle Rsa del
Trentino che chiudono il bilancio del 2023 in perdita viene
riconosciuto un finanziamento integrativo giornaliero a posto
letto convenzionato con l'Azienda provinciale per i servizi
sanitari pari al 5,4% della rispettiva retta alberghiera 2023.
Una percentuale che corrisponde al tasso medio dell'inflazione
raggiunto a dicembre 2023. Va in questa direzione la
deliberazione approvata dalla Giunta provinciale di Trento su
proposta dell'assessore alle politiche sociali e alla salute
Mario Tonina. La stima del contributo straordinario 2023 ammonta
a circa 2 milioni di euro.
Tonina, che nelle scorse settimane è stato impegnato in
un'operazione di ascolto nelle Rsa trentine, sottolinea quanto
sia "importante sostenere, di fronte alle complessità attuali e
con un occhio alla tenuta dei bilanci, un comparto fondamentale
per il benessere sociale e socio-sanitario della comunità,
capace di garantire una risposta essenziale ai tanti anziani e
ai loro familiari".
Possono presentare domanda per il contributo - informa una
nota - gli enti gestori di Rsa convenzionati con l'Apss che
chiudono il bilancio 2023 in perdita. La domanda può essere
presentata entro 15 giorni dall'approvazione del bilancio 2023.
I contributi per ciascun ente gestore saranno determinati da un
unico provvedimento del Servizio politiche sanitarie e per la
non autosufficienza che verrà adottato entro il 31 luglio, e
saranno erogati dall'Apss in un un'unica soluzione entro il mese
successivo alla data di comunicazione del provvedimento
provinciale.
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