La sezione del Trento film festival
dedicata alle "Destinazioni" quest'anno sarà dedicata
all'Irlanda. Le motivazioni principali della scelta - si legge
in una nota - sono due. "La prima è che, nonostante si tratti di
un paese 'piccolo' per dimensioni e numero di abitanti,
l'Irlanda ha vissuto fin da prima dell'800 importanti ondate
migratorie, in conseguenza delle quali centinaia di migliaia di
persone, nel corso del tempo, si sono trasferite altrove nel
mondo, soprattutto nei Paesi anglofoni, ma non solo", ha
spiegato Mauro Gervasini, responsabile della programmazione
cinematografica del Trento film festival. La seconda
motivazione, invece, è legata alla "storia cinematografica
importante" di questo Paese. Sono irlandesi, poi, James Joyce,
Oscar Wilde, Jonathan Swift, George Bernard Shaw, W. B. Jeats,
Bram Stoker, Samuel Beckett e il contemporaneo Paul Lynch,
vincitore del Booker Prize 2023.
Tra la dozzina di titoli che saranno presentati alla
manifestazione c'è "An Irish Goodbye" (Gran Bretagna, 2022) di
Tom Berkeley e Ross White. Sette invece le anteprime nazionali
di questa sezione. Si va da "Barber" (Irlanda, 2023) di Fintan
Connolly a "Once a Beige Day" (Irlanda, 2024) di Seàn Mullan,
presentato in collaborazione con Irish film festa. Verranno poi
proiettati "An Beàl Bocht" (Irlanda, 2017) di Tom Collins e John
McCloskey, "Teacups" (Australia/Irlanda, 2023) di Alec Green e
Finbar Watson, "Ballywalter" (Regno Unito/Irlanda, 2022) di
Prasanna Puwanarajah, "Lakelands" (Irlanda, 2022) di Robert
Higgins e "Crock of Gold" (Usa/Gran Bretagna, 2020) di Julien
Temple.
Per l'occasione arriverà a Trento anche Cisco, artista
emiliano, già cantante dei Modena City Ramblers. Sul palco
assieme a lui il critico musicale e giornalista radiofonico John
Vignola.
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