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Gdf scopre 69 corrieri in nero e 185 irregolari

Gdf scopre 69 corrieri in nero e 185 irregolari

Sanzionate per 600.000 euro complessivi 4 società altoatesine

BOLZANO, 06 novembre 2023, 12:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Impiegavano, complessivamente, 69 autisti senza averne mai regolarizzato l'assunzione, ed altri 185 con orari di lavoro eccedenti quanto previsto dal contratto: è ciò che ha accertato, nell'ambito dell'operazione "Express drivers", la Guardia di finanza di Ega in collaborazione con gli ispettori dell'Inps, a carico di quattro società altoatesine operanti nel settore del trasporto di merci.
    I rappresentanti legali delle quattro aziende sono stati sanzionati per aver sistematicamente impiegato lavoratori "in nero" ai quali era affidato il servizio di consegna porta a porta. Le sanzioni irrogate ammontano complessivamente ad oltre 600 mila euro. Secondo gli accertamenti, ammonterebbero a quasi 500.000 euro i contributi previdenziali il cui versamento è stato omesso in mancanza di un rapporto di lavoro regolare.
    Le indagini hanno avuto origine a seguito dei controlli su strada effettuati dalla Gdf in occasione dei quali un numero consistente di autotrasportatori, all'atto di fornire informazioni sul datore di lavoro, indicava sempre le stesse imprese che, però, stando alle banche dati, avrebbero dovuto disporre di un numero di dipendenti formalmente inferiore a quello degli autisti identificati dai militari su strada.
    Un approfondimento di indagini, riferisce la Gdf, ha fatto emergere l'impiego di lavoratori che, pur regolarmente assunti, ricevevano una busta paga indicante un numero di ore di lavoro nettamente inferiore a quelle effettivamente prestate e, al contempo, il massiccio ricorso a lavoratori mai contrattualizzati.
    Inoltre, dei lavoratori in nero, dieci sono risultati percettori dell'indennità di disoccupazione. Per questa condotta, costata alle casse dello Stato oltre 40 mila euro, sono state inflitte sanzioni per 135 mila euro. Inoltre, altri lavoratori regolarmente assunti, nel periodo della pandemia, sono stati impiegati, nonostante per loro una delle aziende sotto indagine avesse richiesto l'applicazione della cassa integrazione guadagni, concessa per la sospensione dell'attività. I legali rappresentanti delle quattro società sono stati denunciati.
   

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