(ANSA) - TRENTO, 23 GIU - "In via eccezionale anche al
Trentino si chiede di mettere in atto misure di risparmio, a
titolo di solidarietà, con l'emergenza dei territori di valle".
È uno dei passaggi contenuti nella lettera che il vicepresidente
della Provincia autonoma di Trento e assessore all'ambiente,
Mario Tonina, ha inviato ai sindaci del Trentino per affrontare
l'emergenza idrica. L'assessore chiede di "impostare una serie
di azioni a cura dei Comuni a beneficio degli eventuali
interventi emergenziali che la Provincia dovesse mettere in atto
per gli stessi". Ai Comuni e ai gestori viene chiesto di
puntualmente e con misurazioni volumetriche le portate
disponibili alle singole sorgenti/opere di presa che alimentano
i propri acquedotti: i dati dovranno essere inviati dal 27
giugno "a cadenza almeno settimanale o giornaliera nei casi di
maggiori criticità".
I Comuni, in sostanza, potranno valutare possibili azioni
come la rimodulazione della pressione degli acquedotti per
diminuirne le perdite o un maggiore prelievo dalle riserve
sotterranee. Per mitigare gli impatti del deficit idrico -
scrive Tonina - è necessario ricorrere alla interruzione o alla
limitazione dell'erogazione delle fontane pubbliche, ma anche
applicare restrizioni per alcune categorie di usi idrici urbani,
ad esempio per il lavaggio delle auto e per l'irrigazione dei
giardini, ma anche per l'irrigazione delle colture annuali.
Ultimo punto: il razionamento delle erogazioni, ad esempio
l'interruzione del flusso d'acqua durante le ore notturne.
(ANSA).
Siccità: anche in Trentino misure di risparmio dell'acqua
Lettera del vicepresidente Tonina ai sindaci
