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Morì dopo il contagio in India, un ulivo ricorda Enzo

Morì dopo il contagio in India, un ulivo ricorda Enzo

Era andato per adottare un bimbo. La moglie: 'Atto d'amore'

FIRENZE, 18 marzo 2022, 19:51

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è un nuovo albero nel parco Don Renzo Forconi, scelto per ricordare le oltre 1.100 vittime fiorentine del Covid-19. Un giovane ulivo con a fianco una targa commemorativa con scritto 'Enzo Galli. Esempio di umanità e solidarietà vittima del Covid'. E' dedicata al 45enne fiorentino, residente a Campi Bisenzio, morto nell'agosto scorso dopo aver passato oltre tre mesi all'ospedale di Careggi, al ritorno dal viaggio in India, fatto con la moglie Simonetta Filippi per andare a prendere la figlia adottiva.
    La piantumazione dell'albero si è svolta oggi, in occasione della seconda Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, alla presenza di rappresentanti del Comune di Firenze, della vedova e della bambina di due anni e mezzo. "Preferivo avere qui mio marito - ha detto Filippi - ma la cosa bella è che questa iniziativa è un atto di amore proveniente dai colleghi del Comune, sento proprio un affetto e un amore grande intorno a noi". Per il suo lavoro in una ditta del territorio, Galli collaborava spesso con gli uffici della mobilità del Comune di Firenze. "Avere un gesto del genere da colleghi di un posto dove Enzo gravitava, ma non lavorava direttamente, è stato un dono meraviglioso - ha aggiunto la moglie -. Questi colleghi sono come una famiglia e sono stati unici, hanno voluto un gran bene a Enzo". Dopo la piantumazione dell'ulivo è stata scoperta anche la targa in suo ricordo. "Per me è un momento molto pesante - continua Filippi - perché ogni volta è un consolidare il fatto che Enzo non c'è più, ma questa iniziativa mi fa tanto piacere.
    Poi il ricordo è bello anche perché la bimba si ricorderà dei valori che ha lasciato il papà alle persone che lo hanno conosciuto".
    E' passato quasi un anno da quando il 19 aprile 2021 la coppia partì con l'aiuto dell'associazione International Adoption per andare a prendere la bambina che all'epoca aveva meno di due anni. Il loro sogno, però, si è trasformato presto in un incubo a causa l'esplosione dell'emergenza sanitaria avvenuta nel Paese poco dopo il loro arrivo. La moglie, al momento dell'imbarco per rientrare in Italia, era risultata positiva al Covid e per questo tutta la famiglia rimase bloccata nel Paese. Rientrati tutti insieme in Italia l'8 maggio su un volo sanitario, pagato grazie a una raccolta fondi organizzata dal legale della famiglia, anche Enzo Galli risultò positivo al Covid. Entrambi, marito e moglie, furono ricoverati il 9 maggio a Careggi mentre la bimba, anche lei contagiata, andò al Meyer. Il 24 maggio la mamma e la bambina erano a casa a Campi Bisenzio, ancora positive ma in via di guarigione, mentre le condizioni di Galli continuavano ad essere gravi e in ospedale gli fu messo il casco per respirare. Poi il decesso, il 25 agosto. "Ora io e mia figlia stiamo bene - continua Simonetta Filippi - io sto finendo le cure post-Covid. Mia figlia è una bambina serena che cresce amata dai nonni e dagli zii. E si ricorda benissimo del papà perché in quelle due settimane che sono stati insieme in hotel in India, mentre io ero all'ospedale, lui è stato molto importante per lei. Spero che si ricordi per tutta la vita i valori del papà che ha fatto un grande atto di amore nei suoi confronti sacrificando anche la sua vita".
   

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