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Euro 2024: Spezzato il tabù, Italia-Macedonia del Nord 5-2. Azzurri a un passo da Euro '24

Euro 2024: Spezzato il tabù, Italia-Macedonia del Nord 5-2. Azzurri a un passo da Euro '24

Nel primo tempo azzurri avanti con Darmian al 17', l'errore dal dischetto al 40' di Jorginho e l'uno-due di Chiesa (al 42' e al 48'). Nella ripresa gli ospiti a segno con una doppietta di Atanasov, poi le reti di Raspadori ed El Shaarawy.  

ROMA, 18 novembre 2023, 10:36

di Vincenzo Piegari

ANSACheck
Italia-Macedonia del Nord - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Italia torna all'altezza della sua storia scacciando i fantasmi macedoni. Il 5-2 dell'Olimpico porta la nazionale di Luciano Spalletti a un passo - anzi a un punto - dalla qualificazione diretta a Euro 2024, ma contiene al suo interno tutto e il suo contrario: la doppietta di Chiesa, l'ennesimo rigore sbagliato da Jorginho, il brivido della Macedonia che sotto di tre gol a fine primo tempo ne fa due nella ripresa e riapre tutto, la goleada finale con gli attaccanti protagonisti. Segnali da considerare, in vista della partita decisiva di lunedì, a Leverkusen, contro l'Ucraina.

Proprio come aveva chiesto e sperato il Ct Luciano Spalletti, gli azzurri, seppur con qualche brivido di troppo, spazzano via la Macedonia del Nord che li aveva esclusi dal Mondiale 2022; prima con il gol di testa di Darmian e poi con un Federico Chiesa da impazzire. L'attaccante della Juventus in avvio fa preoccupare l'Olimpico per un brutto fallo subito al ginocchio e poi scatena la gioia dei tifosi con una doppietta da applausi che sembrava aver chiuso il match già nel primo tempo.

Nella ripresa la nazionale rallenta e arriva il gol degli ospiti con Atanasov e dopo tante occasioni azzurre sprecate ecco anche il 3-2 sfortunato con Donnarumma tradito dalla deviazione di Acerbi sotto porta. Nel finale ci pensa Raspadori a rompere definitivamente il tabù macedone con il bel gol del 4-2. La chiude definitivamente il romanista El Shaarawy entrato nel finale.

Ora la Nazionale può volare a Leverkusen con un pizzico di ottimismo in più per la partita decisiva alle qualificazioni degli Europei 2024 contro l'Ucraina di lunedì prossimo, dove le bastera' non perdere per l'accesso diretto agli Europei, senza dover passare per i play off. In avvio, nessuna sorpresa per l'Italia con Gatti preferito a Buongiorno al posto dell'infortunato Bastoni in difesa e Darmian che sostituisce lo squalificato Di Lorenzo sulla destra. Jorginho torna nell'undici titolare per la prima volta da giugno, mentre in attacco partono Berardi, Raspadori e Chiesa. Subito un brivido azzurro in avvio, non per una azione da gol ma per un brutto fallo su Chiesa colpito duro al ginocchio destro da parte da Dimoski. L'attaccante della Juventus resta a terra facendo temere il peggio ma poi pian piano si riprende e passa la paura per un nuovo infortunio. L''Italia parte piano, mentre la Macedonia di fa viva con Elmas dalle parti di Donnarumma. Una fase di studio quella azzurra che dura solo pochi minuti con Barella e Jorginho che cominciano a comandare il gioco e arrivano i primi affondi proprio con Chiesa completamente ristabilito. Raspadori sguscia via servito alla perfezione da Jorginho andando a segno in contropiede ma il gol dell'attaccante del Napoli viene annullato per fuorigioco.

Gli azzurri continuano a spingere e l'1-0 arriva poco dopo: l'azione parte dal corner sulla sinistra, Raspadori crossa sul secondo palo dove si fa trovare libero e pronto alla deviazione Darmian, che di testa insacca in rete. Una volta in vantaggio l'Italia sale sempre più in cattedra con Jorginho e Barella padroni del centrocampo ad orchestrare la fase offensiva. Il 2-0 è nell'aria: su corner dalla sinistra, colpo di mano in area di Serafimov ed è calcio di rigore per gli azzurri. Sul dischetto va Jorginho senza paura degli errori passati, ma la maledizione per il centrocampista dell'Arsenal continua con il suo tiro troppo lento che si infrange sui guanti del portiere macedone Dimitrievski. Quarto penalty fallito consecutivamente per Jorginho in azzurro, dopo i due con la Svizzera e quello della finale di Londra degli Europei vinti. Una doccia fredda che viene subito dimenticata grazie a Chiesa che realizza il 2-0: colpo di tacco di Barella verso Chiesa che dal limite dell'area fa partire una gran botta che si insacca nell'angolino. L'Olimipico esulta, ma non è finita, poco prima della fine del primo tempo arriva il terzo gol firmato ancora dall'attaccante juventino: Berardi in contropiede serve sulla sinistra Chiesa, che in fuga punta Manev e fa partire un tiro che, con la deviazione del difensore macedone, prende un effetto imprendibile e si infila in rete. In avvio di ripresa la squadra di Spalletti rallenta lasciando spazio ai macedoni che accorciano le distanze con Atanasov che tutto solo tra Acerbi e Gatti infila di testa portando i suoi sul 3-1. La reazione dell'Italia non si fa attendere con Darmian e Bonaventura ad un passo dal 4-1.

Scatta l'ora delle sostituzioni: escono Bonaventura, Chiesa e Jorginho facendo posto a Frattesi, Cristante e Zaniolo che torna in campo dopo lo scandalo scommesse e viene sonoramente fischiato dall'Olimpico ancora avvelenato per il brutto addio alla Roma. L'Italia sciupa alcune occasioni per il 4-1 e la Macedonia riapre la partita sempre con Atanasov che trova la doppietta grazie ad una deviazione di Acerbi che sorprende Donnarumma. L'Olimpico comincia ad avere paura della beffa clamorosa per una decina di minuti prima del gol scaccia fantasmi di Raspadori nel finale: pescato su un taglio da Barella l'attaccante napoletano dalla destra trafigge Dimitrievski per il quarto gol azzurro. 5-2 definitivo firmato da El Shaarawy in pieno recupero: pescato da Dimarco con un assist il romanista la mette in rete tutto solo a centro area. L'Italia del calcio tira un sospiro di sollievo che si trasforma in gioia pura in attesa del verdetto finale, lunedì.

Jorginho maledizione Olimpico, sbaglia altro rigore

Il saltello prima di calciare il rigore, all'inizio, era il suo marchio di fabbrica per l'infallibilità. Da un anno a questa parte, invece, è diventato un vero e proprio incubo. "Lo tiro io", aveva detto alla vigilia Jorginho per dimenticare il doppio errore dal dischetto contro la Svizzera, all'andata e al ritorno, che era costato la mancata qualificazione diretta ai Mondiali 2022. "Lo tiro io", ha ridetto in campo, quando sull'1-0 azzurro contro la Macedonia è stato fischiato un altro rigore, ancora all'Olimpico. Ed è venuto in mente a più di uno spettatore la battuta del monologo di Paolo Rossi sui tre rigori sbagliati in una partita da Evaristo Beccalossi.

E la storia, a suo modo, in maniera diversa, si ripete: Jorginho, come un anno fa, sbaglia un calcio di rigore allo stadio Olimpico di Roma e se il 12 novembre 2022 costò all'Italia il playoff per i mondiali, poi persi contro la Macedonia del Nord, questa sera dopo il suo errore con i macedoni a salvarlo dall'inferno di una partita in apnea è stato l'immediato gol successivo di Chiesa, per il 2-0, e poi la seconda segnatura dell'attaccante in chiusura di tempo. Ieri, però, in conferenza stampa il ct Luciano Spalletti era stato chiaro. "Se ci dovesse essere un calcio di rigore mi aspetto che per la qualità e la personalità che ha sia Jorginho a tirarlo". Detto fatto. Perché al 40' il centrocampista dell'Arsenal ha la possibilità di riscattare l'errore dell'anno precedente anche se sotto una curva diversa (la Nord). Ma come Sommer, anche Dimitrievski ipnotizza il calciatore azzurro che si lascia parare quello che sarebbe stato il possibile 2-0, rimandato solo di qualche minuto. Nella storia azzurra, più che il clamoroso precedente-Inter di Beccalossi, c'e' il doppio erroreo in una partita di 'Spillo' Altobelli, un Italia-Malda dell'86. Quanto a Jorginho, avrebbe voluto sicuramente festeggiare in modo diverso il suo ritorno tra i convocati dopo esser rimasto fuori dalle prime chiamate di Spalletti e soprattutto dopo esser stato un punto fermo della gestione Mancini. Lui che fu uno degli eroi del trionfo a Euro 2020, ma il cui conto delle presenze in Nazionale era fermo a 48, con l'ultima apparizione il 15 giugno nella semifinale di Nations League contro la Spagna persa 2-1. Per questo il ritorno, dopo aver conquistato i tifosi dell'Arsenal, lo immaginava diverso, a prescindere dal risultato. Resta la maledizione del dischetto. Dall'errore di Wembley in finale a Euro2020, tutti e quattro i rigori calciati con l'Italia sono finiti con lo stesso risultato.

 

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