Dal primo novembre del 2018 le atlete
con un livello di testosterone naturalmente elevato dovranno
ridurlo - e mantenerlo per almeno sei mesi continuativi - entro
5nmol/L se vorranno partecipare ad eventi internazionali, in
gare dai 400 metri al miglio, compresi gli ostacoli. Il caso più
noto è quello di Caster Semenya, olimpionica degli 800 metri
che, secondo alcuni studi, con le nuove regole potrebbe correre
fino a sette secondi più lenta. Lo ha deciso la Federazione
internazionale di atletica leggera (Iaaf). "Abbiamo la
responsabilità di garantire parità di condizioni per gli atleti
- ha dichiarato il presidente Sebastian Coe - in gare dove il
successo è determinato da talento, dedizione e duro lavoro,
piuttosto che da altri fattori. Le prove ed i dati a nostra
disposizione mostrano che il testosterone, prodotto naturalmente
o inserito artificialmente nel corpo, fornisce significativi
vantaggi prestazionali nelle atlete".
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