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Indagini sulla vendita del Milan, 'lo controlla Elliott'

Indagini sulla vendita del Milan, 'lo controlla Elliott'

Indagati Furlani e Gazidis . Perquisizioni nella sede'. Pm: "Proprietà reale non è RedBird". La replica: ''Accusa falsa. Nessuna partecipazione o controllo del club'

MILANO, 13 marzo 2024, 11:30

i Igor Greganti e Francesca Brunati

ANSACheck

Giocatori del Milan in campo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il fondo statunitense Elliott avrebbe ancora "il controllo sostanziale" del Milan, mentre alla Figc sarebbe stata "rappresentata l'effettiva cessione della proprietà in favore del Fondo RedBird" di Gerry Cardinale, nel 2022. Una vendita su cui sarebbero stati riscontrati diversi "profili di 'anomalia'", con "dubbi" sulla "effettiva titolarità delle azioni".

E' l'ipotesi d'accusa che ha portato ad una svolta clamorosa nell'inchiesta milanese, aperta già da mesi, sulla cessione della società rossonera, avvenuta nell'agosto di due anni fa.

Così dall'iniziale esposto presentato nel 2022 da Blue Skye, l'ex socio di minoranza in lite giudiziaria da tempo con Elliott, si è arrivati oggi alle perquisizioni, anche in alcuni uffici di Casa Milan, a carico dell'ad Giorgio Furlani e del suo predecessore Ivan Gazidis. Entrambi indagati per ostacolo alle funzioni di vigilanza della Figc, assieme a Daniela Italia e Jean Marc Mclean, amministratori della lussemburghese Project Redblack, che controlla la Rossoneri Sport Investment. Società attraverso le quali Elliott ha venduto il Milan a RedBird per oltre un miliardo di euro.

- "Prendiamo atto di notizie di questa sera che riportano su indagini che riguardano l'attuale e l'ex amministratore delegato del Milan in relazione all'accusa secondo cui il club 'appartiene ancora a Elliott, e che questo è stato nascosto alla Federcalcio'. Questa accusa è falsa. Il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022. A partire da quella data, Elliott non ha più alcuna partecipazione azionaria o controllo su AC Milan": è la dichiarazione del portavoce di Elliott riguardo il passaggio di proprietà del club rossonero.

 

Dalle carte acquisite e sequestrate in questi mesi tra l'Italia e il Lussemburgo, come si legge nel decreto firmato dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri nelle indagini del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf, risulta che i quattro indagati, tra il 2022 e il 2023, avrebbero nascosto alla Figc che Elliott gestiva ancora il club, occultando comunicazioni "dovute" o fornendo informazioni "non rispondenti al vero". Da qui il rischio per il Milan ora di sanzioni della giustizia sportiva a livello italiano, ma anche europeo, perché si profila, scrivono i pm, un "conflitto di interesse" in quanto il fondo di Paul Singer "risulta avere un'influenza dominate su un'ulteriore società di calcio francese", il Lille, "iscritta alle medesime competizioni europee". E ciò comporta la violazione del Regolamento Uefa.

 

Intanto, la società rossonera precisa di essere "terza ed estranea al procedimento in corso", che "coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente Ad", e che "sta prestando piena collaborazione all'autorità inquirente".

Nel frattempo, dagli atti viene a galla che "nonostante il passaggio di proprietà, i componenti del board di Ac Milan spa in quota al Fondo Eliott sono rimasti immutati nelle rispettive cariche sociali". E ciò anche se il fondo americano nell'operazione di cessione si presentava con un ruolo di "intermediazione". Per gli inquirenti, inoltre, "sembrerebbe emergere la circostanza che la maggior parte del capitale utilizzato per la compravendita sia proveniente da un veicolo societario non riferibile" a RedBird. In più, dalla comparazione tra la struttura societaria fornita dal board rossonero dopo il "closing" e quella comunicata un paio di settimane dopo all'apposita commissione della Figc non sono state rinvenute "significative differenze", si legge, ma è emerso che al loro vertice non compariva il fondo RedBird o il suo amministratore Cardinale, bensì "la società Rb Fc Holding Genepar Ll", che ha il "medesimo indirizzo americano" di due società "socie di maggioranza di Redblack in quanto espressione del fondo Elliott".

Un'altra anomalia starebbe in un verbale di assemblea trasmesso alla Figc nel quale "risultavano estromesse le parti" nelle quali il rappresentante di Blue Skye "invitava il presidente del Milan", ossia Paolo Scaroni (non indagato), "a chiarire se vi fossero trattative in corso con riguardo alla vendita della società". Infine, c'è un'ultima annotazione della Gdf di febbraio su un "documento denominato 'Ac Milan Investor Presentation'" in cui verrebbe confermato "che il 'vendor loan'", ossia il prestito del venditore, "sottoscritto tra RedBird e Elliott" per la cessione, "garantisce a quest'ultimo fondo d'investimento la proprietà di parte della società". Accertamenti effettuati dagli investigatori in relazione a voci di vendita di parte delle azioni del club "ad investitori del mondo arabo", con cui "sarebbero già intercorse le prime interlocuzioni" il 19 dicembre scorso. Con i sequestri di oggi di pc, telefoni e altri dispositivi, a caccia di mail e documenti, i pm puntano a chiarire i "reali contorni dell'operazione", oltre all'effettivo "attuale assetto proprietario".

 


   

Pm Milano: 'Acquirente e venditore Milan con stesso indirizzo Usa' 

 Acquirente e venditore con sede allo stesso indirizzo in Delaware e un verbale di assemblea con alcune parti 'sbianchettate'. Sono questi altri due particolari che hanno portato la Procura di Milano, nell'indagine sulla cessione dell'estate 2020 del Milan, a dubitare sulla effettivo passaggio di proprietà della squadra. Lo si evince dal decreto di perquisizione e contestuale informazione di garanzia notificata oggi dalla Gdf a 4 persone, tra cui l'ad Giorgio Furlani e il suo predecessore, per il reato di ostacolo alle attività di vigilanza della Figc. Dall'analisi della struttura societaria fornite dal board rossonero dopo il closing con quella comunicata un paio di settimane dopo all'apposita commissione della Federazione non sono state rinvenute "significative differenze", si legge nell'atto, ma anche che al loro vertice non compariva il fondo RedBlack o il suo amministratore Gerald Cardinale, bensì "la società Rb Fc Holding Genepar Ll" che ha il "medesimo indirizzo americano" di due società "socie di maggioranza di Redblack in quanto espressione del fondo Elliott". Altra anomalia evidenziata è un verbale di assemblea trasmesso alla Figc nel quale "risultavano estromesse la parti" in cui il rappresentante di Blue Skye, ex socio di minoranza di Elliott, "invitava il presidente del Milan a chiarire se vi fossero trattative in corso con riguardo alla vendita della società".

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