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Anna Tatangelo, il mio rapporto travagliato con i social

Anna Tatangelo, il mio rapporto travagliato con i social

L’intervista rilasciata a Skuola.net, media partner dell’iniziativa Una vita da social

16 febbraio 2015, 17:39

Redazione ANSA

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Anna Tatangelo racconta il suo rapporto con i social network durante l’intervista rilasciata a Skuola.net, media partner dell’iniziativa Una vita da social. La cantante, concorrente all’ultima edizione del festival di Sanremo, ha contribuito al progetto realizzato dalla Polizia di Stato in giro per l’Italia con l’obiettivo di sensibilizzare ragazzi e studenti sull’uso corretto del web. L'artista ha risposto a domande sulla sicurezza del web ma anche svelato alcuni momenti difficili che ha attraversato proprio a causa dei social.

Il suo rapporto con i social - "Il social dà la possibilità di arrivare a te velocemente, e di offendere rimanendo nascosti". Anna Tatangelo svela che il suo primo approccio con i social è stato travagliato, infatti la cantante ha ricevuto diverse accuse e insulti proprio dai canali web: "inizialmente ci restavo male perché non capivo il motivo delle offese, dopo dieci anni di carriera sono riuscita a fortificarmi", aggiunge inoltre l’importanza di alcuni modi per reagire: "non bisogna dare spazio a polemiche e offese inutili", magari restando indifferenti oppure cancellare o denunciare comportamenti scorretti.

Offese sui social? I suoi consigli - La cantante è d’accordo sull’esigenza di sensibilizzare i ragazzi a scuola su argomenti delicati, come quelli dei comportamenti sui social. "Io credo che ci sia bisogno di fare un lavoro nelle scuole, in cui si sente troppo e spesso parlare di cyber-bullismo". La cantante sottolinea che è importante fare attenzione a questi comportamenti e segnalarli, magari parlandone con qualcuno "bisogna parlarne, se qualcuno insiste in maniera particolare, se qualche persona persiste è necessario denunciarlo con i canali appositi, come la Polizia, e prima di tutto con i vostri genitori".

Il web e la musica on line – Anna Tatangelo commenta anche alcuni dati della ricerca di Skuola.net che ha rivelato quanto stia aumentando la percentuale di giovani che usufruisce della musica tramite Youtube o Spotify, "queste piattaforme non agevolano il mercato del disco, sparisce il materiale, il valore cambia quando si scarica perché si acquista con un pacchetto tutta la musica e non solo quello di un artista".

 

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