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Violenza sulle donne, una lunga scia di sangue

Violenza sulle donne, una lunga scia di sangue

Spesso la violenza in famiglia avviene davanti ai figli, vittime inconsapevoli

29 giugno 2016, 10:13

a cura di Enrica Di Battista

ANSACheck

Scarpe rosse simbolo della lotta alla violenza sulle donne © ANSA/EPA

Scarpe rosse simbolo della lotta alla violenza sulle donne © ANSA/EPA
Scarpe rosse simbolo della lotta alla violenza sulle donne © ANSA/EPA

Una donna strangolata dall'ex nel Catanese mentre in casa c'era il figlio di 4 anni. Movente: la gelosia e la gestione del bimbo. L'uomo, sempre per questioni di gelosia 'malata', aveva già ucciso il vicino di casa nel 2000. Un'altra donna è stata uccisa a coltellate a Brescia dal marito che poi è morto schiantandosi contromano in A4 contro un tir. E poi a Pozzuoli una donna, incinta all'ottavo mese, aggredita dal compagno che le ha dato fuoco. La bimba che portava in grembo è stata fatta nascere e sta bene ma ora è lei a lottare in un letto di ospedale, in gravissime condizioni, con ustioni sul 40% del corpo. Sono gli ultimi agghiaccianti fatti di cronaca, accaduti in poche ore, a ricordarci ancora una volta che la violenza sulle donne e i femminicidi sono un fenomeno tutt'altro che estirpato. 

Non è tanto un problema di leggi, in quanto in Italia sotto questo aspetto negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti con la legge contro lo stalking, quella per il contrasto al femminicidio, la ratifica della 'Convenzione di Istanbul'. C'è pero' ancora molto da fare nella prevenzione se, come si evince dagli ultimi dati Istat disponibili, circa 7 milioni di donne hanno subito violenza, fisica o psicologica (una donna su 3 fra 16 e 60 anni). Ma nemmeno il 12% di queste donne ha avuto la forza di denunciarla.

IL RAPPORTO ISTAT SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE (PDF)

Telefono Rosa ricorda sempre il numero dello sportello antiviolenza 1522.  

Spesso la violenza in famiglia avviene davanti agli occhi dei figli: vittime inconsapevoli di questa ferocia, porteranno per sempre dentro i segni e i ricordi di queste drammatiche esperienze.

Fondamentali per il contrasto al fenomeno sono i Centri Antiviolenza, sparsi su tutto il territorio nazionale, lottano sempre con la cronica mancanza di fondi per poterli far funzionare al meglio. E' poi necessaria una profonda rivoluzione culturale e sociale, che coinvolga anche le scuole e le giovani generazioni che spesso sottovalutano o stimano come ineluttabile la violenza all'interno delle coppie, anche quelle di giovanissimi. E' per questo, per sensibilizzare, che dal mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport si moltiplicano gli appelli e le iniziative a sostegno. 

La canzone "Perché?" di Alex Britti, testimonial della Campagna "La voce delle donne" di WeWorld

 



 

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