MOHAMED MONCEF MARZOUKI, il candidato alle elezioni presidenziali appoggiato dagli islamici, nasce a Grombalia il 7 giugno 1945, uomo politico, psichiatra, scrittore e militante per la difesa dei diritti dell'uomo. Sposato, con due figlie, ha passato gran parte della sua vita in Francia, per via delle vicissitudini familiari che dopo l'indipendenza dalla Francia nel 1956 hanno costretto la sua famiglia all'esilio. Oppositore storico al regime di Ben Ali ha militato nella Lega tunisina dei diritti dell'uomo di cui e' diventato presidente nel 1989. E' tra i fondatori del Consiglio nazionale per le libertà in Tunisia, istituito il 10 dicembre 1998. Per il suo attivismo nell'agosto 2000 venne licenziato dalla carica di professore alla facoltà di Medicina di Sousse. Una vasta campagna di sostegno a suo favore a livello nazionale e internazionale non impedì la sua condanna a un anno di reclusione e poi l'esilio fino al gennaio 2011.
Nel 2001 ha fondato il Congresso per la Repubblica (Cpr), che e' stato riconosciuto solo nel 2011 dopo la 'rivoluzione dei gelsomini', affermandosi come secondo partito del paese alle elezioni del 23 ottobre 2011. Alle ultime elezioni, invece, il Cpr ha ottenuto solo un seggio. Durante la campagna elettorale la Costituente Marzouki ha sostenuto l'identità arabo musulmana della Tunisia accusando i suoi avversari di rappresentare la vecchia sinistra laica e francofona, sconnessa dai veri problemi della società tunisina di oggi. E' stato nominato presidente della Repubblica 'provvisorio' dai membri dell'Assemblea nazionale costituente con 153 voti il 12 dicembre 2011.
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