"Quella delle Chiese Cristiane
d'Oriente è, innanzitutto, una storia di fede, di coraggio e
anche di sofferenza. Il terrorismo e i conflitti etnici e
religiosi hanno reso estremamente difficile mantenere la
presenza delle comunità cristiane d'Oriente nelle loro regioni
di origine. La loro sopravvivenza è sempre più minacciata dalle
violenze e dagli attacchi da parte di gruppi estremisti, tra cui
l'ISIS". A sottolinearlo è il presidente della Camera Lorenzo
Fontana al convegno "Cristiani d'Oriente: Profili
storico-giuridici e culturali" organizzato a Montecitorio.
"Dal Medio all'Estremo Oriente, dal continente africano ad
alcuni paesi dell'America Latina, sono oltre 300 milioni i
fedeli che subiscono persecuzioni e discriminazioni a causa del
loro credo religioso. Nei giorni immediatamente precedenti, in
Etiopia - ricorda Fontana - erano invece stati rapiti e poi
uccisi quattro monaci cristiani. Spesso, nel silenzio e
nell'indifferenza generale, questi martiri del nostro tempo
muoiono due volte".
"Per questo motivo - osserva il presidente della Camera - è
indispensabile accendere i riflettori su questa strage senza
fine. E sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi di tutto
il mondo". "Non si può rimanere inerti o, peggio, indifferenti
davanti al grido di dolore dei nostri fratelli che non deve
rimanere inascoltato. A fronte di questo scenario - conclude -
il nostro Paese, l'Unione europea e l'intera comunità
internazionale devono agire con iniziative concrete riaffermando
il principio della libertà religiosa e assicurando dunque
maggiore tutela dei cristiani nelle loro terre d'origine".
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