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Scontro Schillaci-De Luca sulla sanità in Campania

Scontro Schillaci-De Luca sulla sanità in Campania

Regione:'Governo chiude Pronto soccorso'. Ministro: 'Propaganda'

ROMA, 29 febbraio 2024, 20:25

Redazione ANSA

ANSACheck
Orazio Schillaci -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Orazio Schillaci - RIPRODUZIONE RISERVATA

Orazio Schillaci - RIPRODUZIONE RISERVATA

È scontro aperto tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca ed il ministro della Salute Orazio Schillaci. Al centro della polemica i manifesti della Regione che da alcuni giorni campeggiano in varie città campane e che accusano il governo di aver "tradito il Sud", con riferimento a vari temi dalla sanità e la chiusura di molti Pronto soccorso, alla cultura. Parla di "falsa propaganda" il ministro, che invita il governatore ad "abbandonare il cabaret" e dimostrare invece di "saper spendere bene le risorse". Risponde a stretto giro De Luca: "Da Schillaci toni intollerabili, rispetti la Campania". I manifesti di varie dimensioni fatti affiggere dalla Regione nelle principali città della Campania seguono la polemica sui fondi di coesione tra De Luca e il governo Meloni. Vari i temi in evidenza sui manifesti, su cui si staglia il logo della Regione: vengono elencate una serie di richieste che non sarebbero state accolte dal Governo.

Alcuni riportano la scritta 'Il governo Meloni chiude i Pronto soccorso: nessun medico per i Pronto soccorso. Nessuna decisione per aumentare il personale sanitario. Ancora numero chiuso a Medicina. Ancora tetti di spesa per personale e privato convenzionato'. Altri recitano: 'Il governo Meloni tradisce il Sud: bloccati da un anno e mezzo i fondi per il Sud (Campania 6 miliardi). Bloccati i fondi per la cultura. Bloccati i fondi per le strade e i Campi flegrei. Comuni avviati verso il dissesto'.

Netta la reazione del ministro della Salute. In una nota, afferma che i manifesti della Regione Campania sulla chiusura dei Pronto soccorso "sono falsa propaganda, tra l'altro fatta con i soldi pubblici. Ricordo al governatore De Luca - puntualizza Schillaci - che è compito della Regione, che lui ha scambiato per un megafono personale, garantire ai cittadini servizi e prestazioni di qualità ed efficienti". E prosegue: "Ora il governatore abbandoni il cabaret e dimostri di saper spendere bene le risorse. Abbia rispetto dei cittadini: se la sanità campana non funziona, se ne assuma la responsabilità", ricordando inoltre che "questo Governo pochi giorni fa ha trasferito un miliardo di euro alla Campania per la costruzione di un nuovo ospedale e l'adeguamento di molte strutture sanitarie".

Risponde in aperta polemica De Luca, invitando il ministro ad avere "rispetto per la Campania. La falsa propaganda - afferma - è fatta da chi nei territori fa sciacallaggio quando manca il personale per tenere aperti i Pronto soccorso, nonostante i ripetuti concorsi espletati e andati deserti. Abbandoni Schillaci toni ed espressioni intollerabili in chi ha responsabilità istituzionali e di governo, e a lui sicuramente estranei". Ed ancora: "Il miliardo attribuito alla Campania per l'edilizia ospedaliera non è un'eredità di famiglia di qualcuno, ma è il frutto del nostro lavoro di lungo periodo dopo il superamento del commissariamento", ribatte, chiedendo quindi a Schillaci di assumere una serie di impegni. La prima richiesta è quella di attribuire alla Regione Campania le "centinaia di milioni a noi sottratti ogni anno nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale". Quindi un invito al ministro a un dibattito pubblico, "dove e come vorrà". Uno scontro che accende il dibattito politico.

FdI, con Riccardo De Corato, invita Elly Schlein ad "intervenire sul vergognoso e ignobile attacco che quotidianamente ormai sta facendo il suo governatore De Luca contro il presidente del Consiglio". Si schierano contro De Luca anche i senatori campani di FdI, accusandolo di 'bugie e faziosità', e il vice ministro degli Affari Esteri Edmondo Cirielli afferma che "siamo di fronte all'ennesimo assurdo tentativo da parte del presidente De Luca di scaricare i suoi fallimenti e le sue incapacità sul Governo Meloni". Dal canto suo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: "Credo che chi rappresenta un'istituzione deve lavorare per raggiungere degli obiettivi che siano nell'interesse collettivo. Alla base del rapporto istituzionale c'è la lealtà istituzionale che deve avvenire da tutte e due le parti: dall'istituzione locale e dal Governo centrale". "Ritengo che il dialogo - conclude - sia uno strumento fondamentale".

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