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Elezioni 2022, i sondaggi

Elezioni 2022, i sondaggi

Le intenzioni di voto a 25 giorni dalle urne

ROMA, 31 agosto 2022, 16:03

Redazione ANSA

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Cabine elettorali in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cabine elettorali in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cabine elettorali in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le intenzioni di voto a 25 giorni dalle elezioni indicano, secondo l'ultimo sondaggio di Euromedia Research (29-30 agosto) pubblicato in prima pagina da La Stampa, che Fratelli d'Italia otterrebbe il 24,6%, raddoppiando in consensi rispetto alla Lega che si fermerebbe al 12,5%. Di poco sotto al partito di Giorgia Meloni, il Pd che avrebbe il 23,1%. Azione-Italia Viva arriverebbe al 7,4% mentre Forza Italia sarebbe attestata sul 7% e l'alleanza tra Verdi e Sinistra italiana sul 3,1%. A Noi Moderati di Lupi è attribuito il 2%, a +Europa di Bonino-Della Vedova l'1,5%, a Impegno Civico di Di Maio l'1%.

L'area di centrodestra otterrebbe così il 46,1% dei consensi contro il 28,7% dell'area di centrosinistra. Mentre il Movimento Cinque Stelle crescerebbe del 3,1% rispetto all'ultima rilevazione del 22 luglio, salendo al 12,3%. Il sondaggio accredita inoltre Italexit di Gialuigi Paragone del 2,8%. È ancora indeciso il 35,4% degli elettori intervistati, una percentuale che cala solo dell'1,4% rispetto a quaranta giorni fa. Chi non sa ancora se andrà a votare è il 23,8% degli indecisi, chi non sa quale forza politica votare costituisce invece il 76,2% degli indecisi.

Dal sondaggio emerge che per gli italiani interpellati il nuovo governo dovrà prioritariamente affrontare la questione prezzi e inflazione (il 47,4%); la crisi energetica (45,7%); il lavoro e l'occupazione (40,5%). Prevale però il pessimismo sulla possibilità che l'esecutivo che uscirà dalle urne possa ottenere risultati significativi sulle diverse emergenze. In particolare c'è sfiducia sul fronte del lavoro e dell'occupazione (37,3%). Mentre sulle soluzioni alla crisi energetica risponde con pessimismo il 35,5%.

'Il vantaggio sul centrosinistra ipotizzato oggi dai sondaggi proietterebbe il centrodestra verso una chiara maggioranza parlamentare, non lontano dalla maggioranza dei due terzi'. È quanto emerge da uno studio elaborato da YouTrend svolto a partire dall'attuale supermedia dei sondaggi e dall'analisi dei margini di errore dei singoli sondaggi. Sulla base di 10.000 simulazioni effettuate da YouTrend, il centrodestra con il vantaggio attuale fotografato dai sondaggi, cioè del 18,8% sul centrosinistra in media, otterrebbe una maggioranza compresa fra 240 e 265 seggi alla Camera e fra 120 e 135 al Senato, a un passo dalla maggioranza dei due terzi (fissata a 267 e 138 seggi, rispettivamente).

'Finché non c'è una riduzione netta del divario tra centrodestra e centrosinistra a livello nazionale, l'effetto disproporzionale dei collegi produce una maggioranza ampia per il centrodestra', spiega il direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco. Nella simulazione di YouTrend, in particolare, il centrodestra inizia a vedere messa in dubbio la sua maggioranza solo se il vantaggio nazionale sul centrosinistra diventa inferiore all'8-9%. Sotto quella soglia, infatti, iniziano ad emergere scenari di 'hung parliament', e cioè di un Parlamento senza nessuna maggioranza. Al contrario, la 'super-maggioranza' dei due terzi in entrambe le Camere, necessaria per cambiare la Costituzione senza bisogno di referendum confermativo, inizierebbe a diventare possibile con un vantaggio superiore al 21-22% (circa 3 punti in più di quello attuale) e addirittura probabile, se il margine nazionale sul centrosinistra superasse il 26%. 

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