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Ddl concorrenza: Camera, ok al testo, torna al Senato

Ddl concorrenza: Camera, ok al testo, torna al Senato

Draghi: 'Il governo non si ferma. L'autunno sarà complesso'

27 luglio 2022, 11:45

Redazione ANSA

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Una panoramica dell 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una panoramica dell 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una panoramica dell 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Via libera dell'Aula della Camera al ddl Concorrenza. Il testo, approvato a Montecitorio con 345 voti a favore e 41 contrari (Fdi e Alternativa), torna in terza lettura al Senato: a Montecitorio è stata stralciata la norma relativa ai taxi.

L'Aula della Camera voterà giovedì la Relazione al Parlamento 2022 (ai sensi della legge n. 243/2012, art. 6) Presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e dal Ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco al Consiglio dei ministri di oggi. Lo hanno deciso i capigruppo di Montecitorio. Per questa votazione è richiesta la maggioranza assoluta.


"In un momento congiunturale come quello attuale il ddl concorrenza interviene con alcune misure strutturali destinate a dare una risposta concreta alle presenti e future esigenze del nostro sistema produttivo. Realizziamo riforme importanti, in grado promuovere un maggiore dinamismo concorrenziale, di rilanciare la competitività del sistema-Paese e favorire lo sviluppo dell'economia reale, dal diritto dell'impresa, all'energia, al mondo del commercio e dei consumatori, passando per una migliore qualità ed efficienza dei servizi pubblici. Con l'approvazione del provvedimento, inoltre, onoriamo uno tra i principali impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ora il provvedimento torna per l'ultima lettura al Senato". Lo dichiara Gilberto Pichetto, senatore di Forza Italia e viceministro allo Sviluppo economico, dopo il via libera al disegno di legge sulla concorrenza, approvato oggi in seconda lettura alla Camera.

"Noi non permetteremo che in questo Paese si inneschi un'agenda contrapposta a quella di Mario Draghi, tanto meno se teleguidata da altri Paesi che hanno gioito della fine del governo". Lo ha detto Sara Moretto, deputata di Italia Viva, nel corso della dichiarazione di voto sul Ddl Concorrenza. "Non accettiamo ambiguità - ha continuato - nei rapporti con Putin, non arretriamo di un centimetro sul dovere di restare in Europa, non rinunciamo alla battaglia di modernità del nostro Paese di cui anche questo Ddl si fa carico. In questi giorni in molti si sono impegnati nell'elencare i danni conseguenti alla caduta del governo Draghi provocata dal Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia. Si tratta di un governo che ha permesso all'Italia di uscire dalla pandemia, che stava gestendo una difficilissima crisi energetica, che ha tenuto una posizione chiara sul conflitto russo-ucraino, che si preparava a emanare nuove misure di sostegno a famiglie e imprese. Lo stralcio dell'articolo sulla riforma del trasporto pubblico aggiunge a tutto questo amarezza. Ciò consentirà a chi l'ha provocata di cavalcare ancor di più e meglio la protesta di coloro che nelle scorse settimane hanno interrotto un servizio pubblico dichiarandosi indisponibili a qualsiasi riforma". "Italia Viva non crede che la soluzione a un problema possa essere il continuo rinvio, ignorando le necessità degli utenti e dando uno schiaffo ai tanti operatori che in queste settimane hanno dimostrato senso di responsabilità, lungimiranza e visione al tavolo convocato dalla vice-ministra Bellanova, che ringrazio per quanto fatto", ha concluso.

"Da quando è stata emanata la direttiva Bolkestein siamo stati dalla stessa parte, è proprio il caso di dire "stessa spiaggia, stesso mare"… Abbiamo cercato di difendere un'eccellenza italiana, un mestiere antico inventato qui a fine '800 su cui sarebbe giusto intervenisse l'Unesco dichiarandolo patrimonio immateriale dell'umanità e, anziché attivare legittimi propositi di riforma per ottimizzarlo e qualificarlo, si rischia di cedere ad aziende straniere. Sarà difficile per il Pd, ma anche per gli altri, fare campagna elettorale in spiaggia. Nel caso in cui vincessimo, Fratelli d'Italia s'impegna a far scadere la delega del decreto legislativo, per i balneari e per tanti altri settori toccati e stravolti dal ddl concorrenza che ignorando il principio della reciprocità si scagliano contro imprese familiari senza offrire alcun nuovo spazio sul mercato europeo". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.

"Oggi abbiamo approvato il ddl Concorrenza, un provvedimento fondamentale per l'attuazione del Pnrr e per l'erogazione delle risorse europee. Un provvedimento su cui, grazie al contributo della Lega, molti punti sono stati migliorati: dal tema dell'idroelettrico alla gestione in house per i servizi pubblici, dai farmaci equivalenti alle concessioni balneari per tutelare le micro, piccole e medie imprese e soprattutto per tutelare coloro che hanno una fonte di reddito prevalente dalla concessione. E sullo stralcio dell'art.10 in materia di taxi e Ncc se il Governo ci avesse ascoltato subito avremmo evitato le sabbie mobili in cui si era impantanato questo disegno di legge. La Lega difende il lavoro e la capacità di impresa in Italia, su questo non facciamo sconti a nessuno. Nel silenzio generale dei gufi di sinistra, quelli che dicevano che la crisi di governo avrebbe fermato il Pnrr. Invece tutto prosegue più rapidamente". Lo ha detto il deputato della Lega Edoardo Rixi nel suo intervento in Aula nel corso degli interventi per la dichiarazione di voto finale.

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