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Vaccino, Arcuri: 'Entro la fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani'

de luca e i vaccini

Vaccino, Arcuri: 'Entro la fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani'

De Luca: 'Esaurite le dosi di vaccini'. La replica: 'Nuova distribuzione'

NAPOLI, 10 gennaio 2021, 11:33

Redazione ANSA

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Domenico Arcuri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Domenico Arcuri - RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenico Arcuri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Entro la fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani, ha detto il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri a 'In mezzora in più' su Rai3 sottolineando che i contratti aggiuntivi sottoscritti dall'Ue con Pfizer e Moderna consentiranno "di raggiungere quel numero di vaccinati". Nel corso dell'anno, ha aggiunto Arcuri, "l'Italia otterrà 60 milioni di dosi da questi due produttori e potremo vaccinare 30 milioni di italiani".

"In Italia resta, al momento, l'indicazione di effettuare la seconda dose, ovvero il richiamo, del vaccino Pfizer-BioNTech dopo 21 giorni dall'inoculazione della prima. Ciò sulla base delle attuali indicazioni dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa e degli studi disponibili", ha affermato all'ANSA Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts).

Intanto i vaccinati in Italia sono stati 627.946 di cui 367.821 donne e 260.125 uomini. Sono state somministrate il 68,4% delle 918.450 dosi consegnate. E' quanto emerge dal report delle 20,45. L'Umbria ha già somministrato l'89,8% delle dosi consegnate, seguita da Campania (89,5%) e Veneto (87,9%). All'ultimo posto la provincia autonoma di Bolzano (34,8%), preceduta da Calabria (41,8%) e Lombardia (43,1%).

Da lunedì 30mila saturimetri verranno distribuiti gratuitamente nelle farmacie ai nuclei familiari al cui interno vi sia un membro affetto da patologie respiratorie. Lo annuncia all'ANSA Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts). L'iniziativa è in collaborazione con Federfarma e coinvolgerà 1200 farmacie in tutta Italia. L'obiettivo è anche di prevenire le complicanze gravi legate a Covid-19, particolarmente pericolose per questi pazienti.

In serata il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa su Rai3, ha detto che "quando avremo a disposizione un numero di vaccini molto alto, i medici di medicina generale, che ho incontrato in parte pochi minuti fa, sono disponibili ad essere protagonisti, così come i pediatri di libera scelta ed abbiamo una disponibilità di massima a vaccinare da parte delle farmacie e siamo pronti ad eseguire le vaccinazioni anche in luoghi straordinari. Ma abbiamo bisogno della materia prima, cioè il vaccino". "Gli anziani verranno contattati per la vaccinazione anti-Covid attraverso i medici di medicina generale e i dipartimenti di prevenzione. Abbiamo un elenco esatto di queste persone, i loro indirizzi e ci metteremo in contatto con loro attraverso le strutture del Ssn e quando sarà necessario attiveremo anche la nostra capacità di andare nei luoghi dove queste persone vivono". 

Il commissario per l'emergenza Arcuri ha inoltre replicato al presidente della Campania che aveva lancato in mattinata un allarme sull'esaurimento delle dosi di vaccino nella sua Regione. De Luca, ha detto Arcuri, "sa già che domani ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l'allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi di questo, riceverà le nuove dosi". Arcuri si è omplimentato con De Luca per la somministrazione di tutte le dosi. "Mi chiedo cosa sarebbe successo - ha aggiunto - se un governatore invece avesse tenuto i 60mila vaccini ricevuti in un freezer e non li avesse somministrati".

In mattinata De Luca aveva sottolineato che le dosi nella sua regione erano finite. "Ancora nella giornata di ieri - ha detto De Luca - la Campania ha raggiunto, con il 90%, la percentuale più alta d'Italia nella somministrazione dei vaccini. Oggi in tutte le aziende sanitarie si esauriscono le dosi consegnate alla nostra regione. Questa sera le aziende si fermano per mancanza di vaccini. E' questo l'esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi". L'esaurimento delle dosi di vaccini in Campania è stato segnalato dal governatore Vincenzo De Luca "al commissario Arcuri, sollecitando un invio immediato. Martedì dovrebbero arrivare nuove forniture, ed è necessario che questo avvenga, riequilibrando i nostri quantitativi. Così come è necessario e urgente l'invio di personale aggiuntivo per le vaccinazioni, per far fronte alla situazione di forte sottodimensionamento del nostro personale nella quale si sta lavorando. Voglio ringraziare - aggiunge De Luca - tutte le nostre strutture sanitarie per i risultati straordinari conseguiti pure in carenza di personale. La campagna vaccinale sarà nei prossimi mesi la nostra priorità, per portare la Campania fuori dall'epidemia e verso una vita normale".

La Campania ha usato 89,5% di dosi, altre 3 regioni all'80% - La Campania è la regione italiana che ha somministrato il maggior numero di dosi di vaccino consegnate: 60.001 su 67.020, pari all'89,5% del totale. E' quanto emerge dal report sulla somministrazione pubblicato dal Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, aggiornato alle 11 di questa mattina e in base al quale sono state consegnate complessivamente in Italia 918.450 dosi e ne sono state somministrate 589.798, il 64,2% del totale. Dagli uffici del Commissario è stato sottolineato nei giorni scorsi che l'indicazione data alle regioni era quella di conservare il 30% delle dosi ricevute in modo da poter garantire la somministrazione della seconda iniezione, prevista dopo 21 giorni dalla prima. Ma non tutte hanno rispettato l'indicazione: 3 hanno superato o sfiorano l'80% (il Veneto è all' 81,8%, la Toscana al 79,9% e l'Umbria al 79,6%) mentre altre 8 tra regioni e province autonome si attestano attorno al 70% e in alcuni casi lo superano (la Sicilia al 74,5%, la provincia di Trento al 72,3%, la Valle d'Aosta al 72,2%, il Lazio al 71,3%, l'Emilia Romagna e la Puglia al 70,2%, le Marche al 69,7%, la Sardegna al 69,3%). All'opposto, con una percentuale di somministrazione che non raggiunge il 40%, ci sono 3 regioni: la Calabria, al 39,3%, la Lombardia al 38% e la provincia di Bolzano, al 34,8%. A partire da lunedì, stando agli accordi con Pfizer, dovrebbe arrivare in Italia la terza tranche del vaccino: altre 470mila dosi in una settimana che verranno consegnate nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni direttamente dalla casa farmaceutica americana.

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