Crescono le aziende sanitarie private
del nostro Paese che "hanno adottato un modello organizzativo in
cui è evidente il ruolo di supporto qualificato dei
commercialisti": lo fa sapere lo stesso Consiglio nazionale
della categoria professionale in un documento, appena dato alle
stampe, nell'ambito dell'area di delega "Compliance e modelli
organizzativi delle imprese" a cui sono delegati i consiglieri
Fabrizio Escheri ed Eliana Quintili.
Il testo, recita una nota, "contiene una disamina ad ampio
raggio del "catalogo" dei reati inclusi nel decreto legislativo
231/2001 (la disciplina sulla responsabilità amministrativa,
ndr), pur concentrando l'attenzione su quelli la cui commissione
è più probabile nelle aziende sanitarie. Sotto questo aspetto, è
evidenziata l'importanza del codice etico non solo quale
strumento per l'affermazione dei valori morali e di trasparenza
nei quali l'ente si riconosce, ma anche per l'importanza di
personalizzare e umanizzare le prestazioni, attesa la
specificità e la particolare delicatezza del servizio offerto
dalle aziende sanitarie", si legge, infine.
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