Tokyo si inchina alla volontà di
Washington e si dice disposta ad aumentare il budget della
Difesa per il mantenimento delle basi militari Usa in Giappone.
Lo anticipa l'agenzia Kyodo, che cita fonti diplomatiche a
conoscenza del dossier, in discussione tra le due sponde
dell'oceano dallo scorso novembre, spiegando che la decisione
ufficiale verrà comunicata questo mese dal premier Fumio Kishida
prima dell'approvazione del budget di bilancio per l'anno
fiscale in corso.
Il governo nipponico ritiene ormai 'inevitabile' un
incremento chiesto a gran voce dall'amministrazione
statunitense, in virtù del trattato di sicurezza reciproco, e
alla luce degli investimenti realizzati dall'alleato per
contrastare la sempre maggiore assertività della Cina nella
regione. Per l'esercizio che termina al 31 marzo 2022, Tokyo
prevede un importo di 202 miliardi di yen, l'equivalente di 1,6
miliardi di euro, come contributo ai regolari costi di esercizio
delle basi Usa nel Paese del Sol Levante.
L'esecutivo giapponese si dice più propenso a incrementare la
partecipazione alle esercitazioni militari coi paesi alleati in
chiave di deterrenza anti-cinese, rivelano le fonti, per
giustificare il maggior coinvolgimento economico e ridurre allo
stesso tempo la contrarietà dell'opinione pubblica.
Sebbene gli accordi di questo tipo generalmente siano siglati
su base quinquennale, i due paesi hanno firmato un'estensione di
un solo anno in seguito alla scadenza dello scorso marzo, dopo
varie incomprensioni con l'ex presidente Donald Trump, e il
periodo di transizione all'attuale amministrazione.
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