"Dato positivo il rialzo del potere
d'acquisto, pur se in parte dovuto al calo dell'inflazione e
anche se scende su base annua dello 0,6%. Infatti dipende da un
aumento del reddito disponibile lordo dell'1,8%, a cui ha certo
contribuito il rafforzamento del taglio delle aliquote
contributive scattato a partire da luglio 2023". Così in una
nota il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori
Massimiliano Dona commenta i dati dell'Istat sull'aumento del
potere d'acquisto delle famiglie nel terzo trimestre 2023.
"Insomma, si conferma che il taglio del cuneo fiscale resta
il miglior provvedimento finora fatto dal governo Meloni, che
rischia però di essere vanificato se non saranno rinnovati gli
sconti sulle bollette del gas, ossia l'azzeramento oneri di
sistema e l'Iva al 5%, senza i quali vi sarà una tassa pari a
213 euro su base annua", conclude Dona.
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