La ricerca di un equilibrio tra i
tempi della vita privata e quelli lavoro è un problema anche ai
vertici, con quattro manager su dieci che denunciano problemi di
conciliazione. Solo il 63% dei dirigenti italiani riesce a
bilanciare famiglia e lavoro, una quota che scende al 57% tra
quelli più giovani, sotto i 50 anni, secondo un'indagine della
Federmanager e dell'istituto di ricerca G and G Associated di
Roma, presentata al convegno 'L'altra dimensione del
management'. Lo studio ha coinvolto oltre 1.000 dirigenti e
quadri apicali, uomini e donne, in Italia e 200 donne manager in
Usa e Germania.
La situazione italiana appare più complessa di quella negli
altri due Paesi: negli Stati Uniti la conciliazione riesce
all'87% del campione e in Germania al 75%. E a pesare sembra
essere soprattutto la mancanza di tempo per la famiglia. In
particolare le donne manager italiane investono nel lavoro più
di 9 ore al giorno contro le 8 delle statunitensi e le 7 delle
tedesche. Inoltre le politiche per favorire l'equilibrio
risultano meno applicate in Italia che all'estero, a partire
dalla flessibilità sul lavoro per arrivare a sistemi
meritocratici e di trasparenza e a strumenti di conciliazione
paritari, per gli uomini come per le donne.
"Una migliore integrazione tra tempo dedicato al lavoro e
tempo per la famiglia è un obiettivo per la nostra Federazione",
commenta il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. "Questo
implica farsi carico degli effetti dell'organizzazione adottata
in azienda. Forse così - conclude - invece di stupirci dei
bassissimi tassi di natalità che contraddistinguono l'Italia
rispetto a pressoché tutti i Paesi industrializzati, eviteremmo
alle donne di trovarsi di fronte al bivio tra famiglia o
carriera".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA