Acea ridurrà le emissioni di gas a
effetto serra del 56% entro il 2032. Lo afferma la multiutility
spiegando di aver ricevuto la validazione da Science based
targets initiative (Sbti), il network internazionale di
valutazione dei target di mitigazione del cambiamento climatico.
La certificazione, spiega l'azienda, "rappresenta un
significativo riconoscimento del percorso di decarbonizzazione
intrapreso da Acea a sostegno della transizione energetica. Il
Gruppo Acea si è impegnato a raggiungere i seguenti obiettivi:
ridurre, entro il 2032, del 56% le emissioni Ghg (di gas serra,
ndr) per Mwh di energia generata, rispetto al 2020; nello stesso
arco di tempo, ridurre del 32% le emissioni Ghg indirette e del
56% quelle derivanti dalla produzione di energia e
dall'approvvigionamento di combustibili ed energia, inclusa
quella venduta; infine, la riduzione del 30% delle emissioni
dovute al gas erogato e venduto ai clienti".
Sbti ha valutato i target di Acea in linea con la traiettoria
"Well below 2°C", l'obiettivo stabilito dall'Accordo di Parigi
del 2015 per contenere l'innalzamento della temperatura globale
ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli
preindustriali, ricorda la società.
"Il riconoscimento ottenuto da questo prestigioso network
internazionale - ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore
delegato e direttore generale di Acea - conferma l'impegno del
Gruppo per la progressiva riduzione delle emissioni di gas ad
effetto serra in tutte le proprie aree di business, in linea con
i propri target di sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di
fornire un contributo concreto al contrasto al cambiamento
climatico".
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