Sull'Ucraina resta sempre l'allerta ma le Borse europee si confermano, pur limando leggermente, per nulla preoccupate dalla sanzioni alla Russia che sono ritenute ancora leggere. Anche i future su Wall Street restano positivi.
L'indice d'area del Vecchio Continente sale soprattutto con automezzi, componentistica e l'alimentare. Sempre stabile il petrolio (wti a 91 dollari al barile e brent a 96 dollari). Lo stesso si può dire per lo spread tra Btp e Bund a quota 168 punti (rendimento 1,92%). Mentre il prezzo del gas ad Amsterdam tocca gli 84 euro Mwh.
Poco mossi i listini dal dato dell'inflazione nell'Eurozona confermata al 5,1% a gennaio. Tra le singole Piazze la migliore è Parigi (+1,25%) con il clima di fiducia delle imprese in Francia salito a 112 punti a febbraio dai 107 di gennaio.
Francoforte registra un +0,95%. In Germania è calata la fiducia dei consumatori. L'indice Gfk per marzo è sceso a -8,1 contro il -6,7 del mese precedente. Londra è la più cauta (+0,46%).
A Milano (Ftse Mib +0,81% a 26.261 punti) resta l'evidenza di Stellantis (+6%) dopo i conti mentre soffrono Campari (-6,9%) che ha deluso il mercato e Cnh (-4,21%). Sotto la lente Inwit (+2,87%) con i conti domani e sulle attese di una prossima cessione da parte di Tim (-2%) della sua quota di minoranza nella società delle torri.
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