Si intitola Effetto notte, come uno dei film più famosi di Truffaut, il nuovo album di Emis Killa e non a caso visto che si tratta di un album cinematografico. Non tanto per "le tematiche che sono in perfetto stile mio", ha assicurato Emis, ma "per il mood". A cominciare dal trailer con cui ha annunciato l'uscita che sarà il 19 maggio. Tre minuti di video ha presentato a Milano al centinaio di fan che sono riusciti a prenotarsi e a quelli che pazientemente si sono messi in coda davanti allo spazio di via Pergolesi a Milano sperando di poter entrare. Per tutti popcorn e bevande esattamente come al cinema. Tre minuti di video per dire che "i problemi personali non contano niente, solo la musica impera" e spiegare che "la vita è un film dove ci sono supereroi, attori di strada...", mettere indizi sul titolo dei brani e sui featuring. Poi parlando con il conduttore Gianluca Gazzoli ha spiegato qualcosa in più senza entrare nei dettagli. Prima di tutto per avvertire che "questo è un album che va ascoltato dall'inizio alla fine per essere gustato", un vero "concept album" con dentro "molto di personale". "Ci sono uno o due brani catchy ma non è un album estivo", è invece il lavoro più difficile che ha fatto. "Questa volta mi sono veramente spremuto. Non è mai facile, ma a questo giro ho finito stremato" dopo circa un anno di lavoro, ha aggiunto. Solo per fare la scaletta dei pezzi ci sono volute più di due settimane. Fatica ripagata: "Posso dire senza dubbio che è il mio disco preferito. È l'album più importante che abbia fatto fino a oggi". Non c'è un film in particolare che lo ha ispirato per questo lavoro, ma ci sono film che lo hanno ispirato e lo ispirano in generale. "Il mio preferito è L'odio di Matthieu Kassovitz - ha raccontato Emis - e poi ci sono i film di Scorsese, di Christopher Nolan, quelli con Al Pacino". "Il cinema è una strada che avrei voluto percorrere - ha ammesso - se non avessi fatto questo nella vita". "Come attore non mi vogliono, altrimenti mi avrebbero già chiamato" ha scherzato aggiungendo che avrebbe voluto avere una particina in Suburra. Intanto c'è questo album cinematografico e personale, dove non c'è - ha spiegato rispondendo alla domanda di una fan - una canzone dedicata a sua figlia, che ora ha quattro anni, troppo piccola per apprezzarla appieno. "Se la farò, voglio che le arrivi come uno schiaffo emotivo e comunque - ha raccontato - il rapporto con la mia famiglia è una cosa intima e quindi sarei capace di scriverla e farla sentire solo a lei. Non farei mai la paraculata di scrivere una canzone per mia figlia solo per avere successo"
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