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Giganti Mont'e Prama, Solinas rilancia progetto Fondazione

Giganti Mont'e Prama, Solinas rilancia progetto Fondazione

"Sardegna e Cabras tra artefici valorizzazione e gestione"

CAGLIARI, 20 maggio 2021, 13:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Abbiamo promosso la creazione di una Fondazione per Mont'e Prama ma chiediamo con forza che la Sardegna e il territorio dei Giganti siano inseriti a pieno titolo tra gli artefici della valorizzazione e gestione del patrimonio archeologico e culturale del Sinis attraverso le eccellenze accademiche e culturali che la nostra Isola esprime".
    Il Presidente della Regione Christian Solinas rilancia sulla nascita del futuro organismo - composto da Mibact, Regione Sardegna e Comune di Cabras - che si occuperà della rinascita in termini culturali del sito di Mont'e Prama.
    "Perché si realizzi un protagonismo deciso e forte della Sardegna - aggiunge ribadendo l'impegno per un piano di valorizzazione del patrimonio archeologico con una campagna di scavi - è necessario che la Fondazione abbia testa e gambe in Sardegna, che rappresenti pienamente il territorio e non finisca per essere relegata al ruolo di comparsa".
    "Non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni di carattere istituzionale, ma non possiamo accettare che su un aspetto così importante e rappresentativo della nostra Storia come la scoperta dei Giganti, caso pressoché unico a livello mondiale e per questo ancora oggi oggetto di studio, ci venga calato dall'alto un nome e imposto un rappresentante che poca dimestichezza ha con la nostra cultura, la nostra storia e la nostra identità - osserva - La Sardegna, proprio in virtù della storia millenaria che rappresenta, ha tutto il diritto, oltre che le competenze riconosciute a livello internazionale grazie a studi e lavori di inestimabile valore, di vedersi rappresentata nei suoi valori identitari, culturali e storici. Dobbiamo prendere coscienza del valore storico-culturale della nostra terra e per farlo non possiamo lasciare ad altri quel ruolo di guida che per troppo tempo ci è stato negato - conclude - Oggi, attraverso la valorizzazione delle nostre ricchezze archeologiche, che rappresentano un quinto dell'intero patrimonio nazionale, abbiamo la possibilità di attuare una piena e reale promozione del territorio, che può contribuire anche alla lotta allo spopolamento e a creare occasioni per l'occupazione attraverso nuove forme di sviluppo".
   

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