(ANSA) - PALERMO, 20 MAG - L'équipe medica del centro di
riferimento regionale per le patologie della gravidanza
gemellare "monocoriale" (si instaura quando un ovulo viene
fecondato da un solo spermatozoo, ma si divide in due zigoti
distinti, da cui si formeranno due embrioni separati),
responsabile Nicola Chianchiano, nell'unità di ginecologia e
ostetricia dell'ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli,
diretta da Salvatore Gueli Alletti, la scorsa settimana ha
effettuato per la prima volta nel centro-sud Italia, con "un
risultato incoraggiante", un intervento per una rara
complicanza. La madre è in ottime condizioni e la gravidanza è
oggi in regolare evoluzione. "E'la sequenza Trap (Twin Reversed
Arterial Perfusion) - si legge in una nota dell'ospedale -
complicanza rara, un caso ogni 35mila, in cui ad un gemello sano
coesiste un gemello in cui non si sono sviluppati l'apparato
cardiovascolare e l'estremo cefalico. Questo gemello, definito
acardio, costituisce un grave pericolo per l'intera gravidanza.
In utero sopravvive grazie al cuore del fratello che fa
circolare il sangue nel suo organismo. Da solo non sarebbe
vitale e non sopravvivrebbe alla nascita. Il gemello acardio in
utero, a lungo andare, determina lo scompenso cardiaco nel
gemello strutturalmente normale con conseguente morte dello
stesso gemello sano. L'unica possibilità di portare alla luce un
neonato sano - aggiunge l'ospedale - è data dall'interruzione
dell'apporto di sangue verso il gemello acardio, mediante
l'utilizzo del laser interstiziale, tecnologia all'avanguardia
nel trattamento della gravidanza monocoriale patologica. "La
diagnosi prenatale oramai da tempo eseguita nel nostro ospedale
- dice fra' Gianmarco Languez, superiore dell'ospedale - è un
ambito assai delicato, mettiamo a disposizione apposite figure
professionali per offrire supporto e sostegno ai futuri genitori
con la finalità di esaltare il valore della vita fin dal
concepimento". "Per una corretta assistenza dei casi di
patologia fetale specifica delle gravidanze monocoriali -
spiegano Gueli Alletti e Chianchiano - da anni è istituito un
percorso assistenziale dedicato, basato sulla differenziazione
di un ambulatorio riservato alla diagnostica e all'inquadramento
precoce del rischio in questo tipo di gravidanza, garantendo
tutti i controlli clinici e strumentali necessari fino al parto
con una équipe multidisciplinare". (ANSA).