(ANSA) - PALERMO, 14 GEN - Dopo il complicato riavvio
dell'anno scolastico il 13 gennaio, gli alunni assenti per
positività da Covid-19, non superano il 5%: questo emerge dal
monitoraggio effettuato dall'Ufficio scolastico regionale che
comunica di avere censito 706 istituzioni scolastiche, pari
all'86% del totale. Anche alla luce di questi dati il governo
Musumeci, "pur comprendendo le preoccupazioni che hanno
inaspettatamente ispirato, dopo la conclusione dei lavori
dell'ultima task force, la restrittiva condotta dei sindaci,
conferma il proprio intendimento di favorire la ripresa delle
attività in presenza, nel rispetto delle intervenute
disposizioni nazionali e dell'ordinanza del presidente della
Regione dello scorso 7 gennaio", si legge in una nota.
"Dopo il comprensibile differimento dell'avvio post-natalizio
delle lezioni in presenza - afferma l'assessore all'Istruzione
Roberto Lagalla - dovuto all'esigenza, rappresentata dai
dirigenti scolastici, di ottimizzare gli aspetti organizzativi,
alla luce delle nuove disposizioni nazionali, il governo della
Regione ha ritenuto di dare doverosa e necessaria attuazione
alla ripresa delle attività didattiche, con l'obiettivo di
privilegiare le lezioni in presenza e di riservare alla Dad una
funzione complementare, da adottare in definite situazioni di
effettiva e documentata necessità. La finalità è quella di
ridurre le diseguaglianze e migliorare gli standard formativi
per evitare marginalizzazione sociale e ritardi di
apprendimento".
Una posizione condivisa anche dall'Usr. "Come Ufficio
scolastico regionale ribadiamo l'importanza della scuola in
presenza, al fine di garantire un percorso equilibrato di
crescita e una piena realizzazione del progetto di vita di ogni
alunno". "Si ringrazia il personale della scuola per l'impegno
profuso e finalizzato a garantire le condizioni di sicurezza per
la comunità", dice il direttore generale dell'Usr, Stefano
Suraniti.
La presenza degli studenti in classe non può essere disgiunta
dalla necessità di garantire condizioni di sicurezza e tutela
della salute. "Grazie alla fattiva collaborazione
dell'assessorato della Salute e al rigoroso rispetto delle norme
di sicurezza anti-Covid19 all'interno delle scuole - aggiunge
Lagalla - si provvede, contestualmente, a tutelare la salute
degli studenti e a rassicurare le famiglie, anche attraverso una
diffusa azione di potenziamento, sia nelle scuole che sul
territorio, dell'immunizzazione vaccinale e del monitoraggio
sanitario della popolazione scolastica. È particolarmente vivo
in ciascuno di noi il senso di profonda responsabilità a
contemporanea garanzia della salute e del diritto allo studio,
ma anche la consapevolezza che le scelte, al momento adottate,
sono compatibili con l'emergenza in corso e con il rispetto di
vincolanti previsioni normative". E aggiunge: "Se da qualche
parte si parla di confusione, probabilmente inevitabile
nell'attuale momento storico, questa non è certamente
ascrivibile all'istituzione regionale, quanto a difformi
comportamenti sul territorio. I sindaci hanno ben ragione a
intervenire conformemente alla legge in caso di documentato e
straordinario pericolo, e ciò è ampiamente garantito dalle
disposizioni nazionali e regionali. Ma evidentemente non
ricorre, al momento, un così evidente pericolo. Assistiamo
infatti, in questi giorni, a segnalazioni dei Prefetti e
provvedimenti della magistratura amministrativa che, in alcuni
casi, hanno sollevato evidenti dubbi sulla legittimità dei
provvedimenti adottati in sede locale, forse talvolta viziati da
eccesso di zelo e malcelata ansia di protagonismo". (ANSA).