Ha trascorso gran parte della sua
vita a girare il mondo: dagli Stati Uniti al Brasile, dal Cile
alla Spagna. Lo ha fatto da manager di aziende di successo. Ma
lo scorso anno Leonardo Maniscalco, nato a Sciacca (Agrigento)
nel 1943 ed emigrato la prima volta a 14 anni, ha preso una
decisione: tornare in Sicilia con la moglie. Lo ha fatto con
l'idea di ricominciare, investendo in agricoltura e iniziando a
coltivare frutta tropicale. Ha così realizzato un podere a
Ribera: sei ettari in tutto, a due passi dal fiume Verdura.
Terreni sui quali ha investito, trasformandoli in piantagioni di
banane, avocado, mango e papaya. Duemila piante in tutto. E
altre cultivar minori, per lo più originarie del Sud America,
tuttora in fase di prova di attecchimento: "se i test saranno
incoraggianti ne farò delle piantagioni, altrimenti pazienza",
dice il manager. Che aggiunge: "Con il clima siciliano tutto è
possibile. Proprio su questi miei terreni sono fiorite perfino
le banane rosse, che sono tipiche dell'America latina".
Ad ottant'anni suonati il manager siculo americano è pronto
per nuove scommesse. "In agricoltura ci vuole pazienza - osserva
- ma questo lo sapevo già. Solo per fare un esempio: il primo
raccolto di avocado potrò farlo solo nel 2025, nel terzo anno di
lavorazione. Ma io ho tanta pazienza. Nel frattempo ho fondato
la mia ditta, l'ho chiamata Tropifruit". Fino al 1958 Maniscalco
viveva a Sciacca. Poi volò a New York con la famiglia.
Oltreoceano i genitori gli consentrono di proseguire gli studi e
di conseguire anche la laurea in Marketing internazionale.
L'ingresso nel mondo del lavoro è stato facile. Da quel momento
Leonardo Maniscalco ha sempre avuto la valigia pronta e un
biglietto aereo in tasca per andare a dirigere le sedi straniere
delle società per le quali lavorava. E oggi, malgrado sia
avviato verso gli 81 anni, il lavoro per Leonardo continua. Sui
terreni di località Verdura ha creto anche un agriturismo e si è
messo in testa perfino di formare nuovi giovani imprenditori.
"Qui ci sono tanti progetti da sfruttare per avere
un'occupazione senza bisogno di emigrare. Basta solo provarci",
conclude.
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